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Il magico mondo transfobico della Rowling

Benvenuti nella scuola di magia e stregoneria di Hogwards… Siamo sicuri che siamo tutti benvenuti? C’è chi parla di boicottaggio o di gogna mediatica da parte della comunità T verso J. K. Rowling, ma siamo sicuri che sono solo fandonie le voci che ci sono sull’autrice?

La posizione transfobica della donna ormai è conosciuta e non sono assolutamente nuove le sue affermazioni contro le persone trans. Se però in passato si è limitata, ad esempio, a dire che “Sono donne solo quelle che hanno il ciclo” (ci sono donne che non lo hanno magari per problemi di salute, ma non ditelo alla Rowling visto che si definisce femminista), adesso è passata all’attacco.

J. K. Rowling dona £70.000 ad un’associazione transfobica per cambiare legalmente la definizione di “donna”

Il 24 febbraio 2024, J. K. Rowling ha donato 70 mila sterline all’ associazione For Women Scotland (FWS). Quest’ultima è  di stampo transfobico poiché ha sollevato una sfida legale sulla definizione del termine “donna”, dichiarando guerra ad una legge scozzese approvata nel 2018 sulla rappresentanza di genere negli enti pubblici. La legge garantisce che, negli enti pubblici, vi sia parità di genere (pari al 50% delle donne), includendo nel genere femminile anche le persone trans con un certificato (il GRC).

Secondo For Women Scotland, definire “donne” le donne trans avrebbe un “impatto  negativo sui diritti delle donne e ha espresso preoccupazione per le implicazioni più ampie per gli spazi comuni destinati allo stesso sesso”.

Cosa c’entra la scrittrice di Harry Potter e perché ha donato 70 mila sterline? Facciamo un passi indietro.

È Novembre 2023 e il gruppo anti-trans dell’associazione ha perso il ricorso in appello presso la Court of Session. Venerdì (16 febbraio), FWS ha annunciato di aver ottenuto il permesso di presentare ricorso contro la decisione alla Corte Suprema del Regno Unito e così, rapidamente, organizza una raccolta fondi su CrowdJustice per coprire le spese legali del ricorso. Poco dopo il lancio della campagna di crowdfunding, è la stessa Rowling che dona 70.000 sterline (81.748 euro al cambio attuale), secondo quanto riportato dal Times, dal Telegraph, dallo Scottish Daily Express e dal Daily Mail.

Per quanto i rappresentanti della Rowling non vogliano dichiarare nulla e lei stessa non vuole rilasciare nulla di ufficiale, è la stessa associazione che la ringrazia identificandola come donatrice. Per quanto la donazione sia stata solo firmata con “JK” poche persone possono permettersi tale donazione. Inoltre, la Rowling ha rapporti da tempo con questa associazione tanto che c’è un post nel loro sito che le augurano buon compleanno.

Da cosa guadagna J. K. Rowling?

Nonostante la cifra esatta del suo patrimonio non sia stata mai rivelata si identifica un patrimonio netto di 650 milioni di dollari. L’autrice non guadagna solo dai romanzi di Harry Potter, ma anche da romanzi pubblicati con lo pseudonimo di Robert Galibraith, dai diritti del brand Wizararding world e da alcuni investimenti. Secondo money.it, la Rowling, grazie ai diritti sulla saga “potrebbe tranquillamente vivere di rendita”.

Da fan di Harry Potter mi sento davvero deluso e alcuni attori della saga si sono dissociati da questi pensieri  transfobici dell’autrice. Da bambini, la mia generazione, è cresciuta con questo maghetto e dispiace molto vedere questi comportamenti. Da bambini si vede solo il mondo fantastico e magico di Hogwards. Ma noi adulti non possiamo vedere solo la magia che lei stessa sta spegnendo. Non possiamo dividere l’autore dalla propria arte perché l’arte è lo specchio del artista.

Raph

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