“Quanto più pensiamo a tutto quello che fu e che sarà, tanto più pallido ci diventa quel che è ora.” —Friedrich Wilhelm Nietzsche
L’essere umano è spesso incline a viaggiare con la mente o nel passato o nel futuro. Nel primo per rimpiangerlo, sentirne la mancanza o incazzarsi. Nel secondo per immaginare scenari paradisiaci o catastrofici. Quand’è che fa tutto questo? Nel presente. Rovinandoselo.
Il passato può anche essere un bel posto da visitare, ma di certo non in cui vivere. Figuriamoci quando non è nemmeno un bel posto in cui tornare. Ecco perché va lasciato dov’è. Nel passato.
La verità è che la vita va avanti e di noi se ne fotte. O scegliamo di andare avanti con lei, o lei verrà contro di noi. Questo non significa che il futuro sia da sottovalutare o temere. Il futuro è il risultato o la conseguenza di ciò che scegliamo di fare con quel che ci accade adesso, nel presente. E, se ci fai caso, è sempre adesso. È solo che il presente cambia in continuazione. E noi?
Gli anni passano, qualora non te ne fossi accorto. Chi vuoi essere tra cinque anni? E nel 2030 come ti vedi? Prendi subito quei sogni, se ne hai, smetti di fantasticare e inizia a trasformarli nella vita che vuoi vivere. Muovi il culo. Impara da quanto accaduto fino a ieri, dagli errori e dai dolori, e fai oggi qualcosa per cui ti ringrazierai domani. Non mollare se non vedi subito i risultati. C’hai messo una vita ad accettare di non essere eterosessuale (o altro), ora non avere fretta.
Costruisciti mattone su mattone il futuro che più desideri. E non aver paura di demolire quella casa del passato che oggi non è più casa tua. Conserva solo le cose più belle, quelle che ti scaldano il cuore, se ce ne sono. Dopodiché, mettici una bella pietra sopra. Lasciati prendere per mano dal tuo “io” del 2030. Fa’ che sia il futuro, e non il passato, la tua forza motrice. Fatti guidare dai tuoi sogni, sì, ma ricordati che ai comandi ci sei tu. Devi agire. Se non togli il freno e schiacci sul pedale giusto, non andrai mai da nessuna parte.
PS: non cercare scuse, trova il modo.
Alessandro Cozzolino, life coach