Caso di omofobia a Pavia ai danni di una ragazza lesbica e unita civilmente con una donna.
“L’Omofobia non esiste”… è una frase che ormai si sente e si risente in giro. Questo ennesimo episodio di lesbofobia prova che non c’è niente di più sbagliato di quest’affermazione. Vediamo insieme cosa è successo.
I fatti hanno avuto inizio la sera del 13 gennaio quando Daniela Carvisiglia, donna unita civilmente, vive a Pavia con sua moglie Carmen Flagiello. Daniela ha contattato via facebook un profilo con il nome di Marco Rossi, che su Marketplace vendeva un cellulare. La ragazza ha chiesto maggiori informazioni e voleva trattare gentilmente sul prezzo.
In quel momento sono partiti gli insulti: “Sta’ zitta, lesbicona”. Daniela ha replicato e ha fatto intervenire le forze dell’ordine. Oltre ad ulteriori insulti, ecco che si è passati alle minacce “La prossima volta prima di scrivere a qualcuno pensaci che ti potrebbe venire lì a spaccare la faccia. Fallita, malata mentale, ebrea“.
Omofobia a Pavia: la denuncia
A dare la notizia dell’aggressione verbale è stata la consorte, Carmen, con un post su Facebook. Ha fatto riferimento al profilo palesemente falso e ha anche aggiunto che, oltre ad essere un soggetto pericoloso, al di là di tutto offendere in modo gratuito è un atteggiamento intollerabile.
Colpito dal fatto, Simone Verni(consigliere M5s della regione Lombardia nonché primo firmatario della proposta di legge regionale contro le discriminazioni verso le persone LGBTQ+) oltre a condannare l’accaduto definendolo riprovevole, dichiara che “la frequenza di episodi di omofobia è tale da sollecitare qualsiasi istituzione a prendere provvedimenti a riguardo, tranne la Regione Lombardia, purtroppo!“.
Questo ennesimo episodio omofobico prova che l’Italia non è ancora pronta ad accogliere la community LGBTQ+ senza giudicarla o discriminarla.
Per quanto la community LGBTQ+ possa sentirsi pseudo-libera di amarsi davanti a tutti, ancora troppa gente si sente superiore nel giudicarla diversa e contro natura. Si sta parlando di una minoranza che, però, ha disgraziatamente molto potere.
Le nuove generazioni sembrano avere una mente più aperta. Significherà avere un futuro migliore? La speranza è l’ultima a morire!
Raph