8 piccoli comuni hanno approvato una delibera che prevede 500 euro di multa per chi discrimina le persone della comunità LGBT+. Questo è stato possibile grazie all’iniziativa del Partito Gay LGBT+ – Solidale, Ambientalista e Liberale. Il Portavoce Fabrizio Marrazzo, insieme ad Andrea Grassi, Assessore Morterone (LC) e Coordinatore Nazionale Territori del Movimento in questione, ha proposto una delibera a tutte le Regioni e a tutti i comuni del nostro Paese. Il motivo è semplice: in assenza di una Legge che tuteli tutte le persone, comprese quelle della nostra comunità, la delibera permetterebbe di limitare odio e discriminazioni, anche via web, verso le persone LGBT+.
I comuni che hanno firmato la delibera che multa gli omofobi
La proposta, come scritto sopra, viene direttamente dal Partito Gay ed è ora realtà nei seguenti comuni:
- Morterone (LC)
- Cancellara (PZ)
- Madonna del Sasso (VB)
- Ferla (SR)
- Castiglione Cosentino (CS)
- San Nicolò d’Arcidano (OR)
- Castelnuovo Cilento (SA)
- Oriolo (CS)
In cosa consiste la delibera che multa chi discrimina le persone LGBT?
La delibera approvata sanziona chi offende le persone per l’orientamento sessuale e l’identità di genere e si articola in tre punti. Punto primo: divieto di promuovere sul territorio la superiorità di persone in base all‘orientamento sessuale, sesso identità di genere, disabilità o etnia. Divieto anche di istigazione a delinquere e atti discriminatori.
Secondo punto: vietati associazioni a gruppi che mirano all’incitamento o violenza basata sull’orientamento sessuale, sesso, identità di genere, disabilità, etnia o religione. Terzo punto: istituita il 17 maggio la Giornata contro l’omobitransfobia, in cui ci si impegna ad organizzare iniziative di sensibilizzazione.
La multa di 500 euro per chi discrimina le persone LGBT+
Mentre prima c’erano state solo delle mozioni, ora c’è anche una sanzione per chi non rispetta i divieti. Si tratta di un’ammenda di 500 euro, il cui ricavato verrà utilizzato per istituire un fondo di prevenzione contro l’omobitransfobia. Al momento i comuni coinvolti sono solo 8, ma non è detto che nei prossimi giorni non se ne aggiungano altri.
Si tratta solo di un primo intervento da parte di alcuni singoli comuni. Se tale provvedimento fosse adottato anche da grandi comuni che si definiscono pro diritti LGBT+ come Milano, Roma, Torino, Bologna, Bari, Napoli (ecc.) potrebbero fioccare migliaia di multe contro gli omofobi. Basti pensare solo alle tante offese che leggiamo quotidianamente sul web. Molti degli autori risiedono o domiciliano in queste grandi città e pensate a quanti politici postano offese quando sono a Roma. Se il Comune approvasse tale norma le prime sanzioni saranno sicuramente a loro.
Si può fare di più, quindi? Certamente, ma dove non arriva il Parlamento con questa proposta, piano piano stanno arrivando i comuni. L’auspicio è quello di sapere di nuove approvazioni, specialmente dopo i brutti fatti avvenuti in alcune città dopo Pride, come a Napoli e a Bari. Questa non è una vittoria, è solo l’ennesimo esempio di una politica ferma e immobile, che non è capace di approvare leggi che tutelino le persone LGBT+ valevoli su tutto il territorio italiano
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