
Di festival musicali ne conosciamo molti e Putin ha deciso di farne “rinascere” uno, ma con le suo regole. Si tratta dell’Intervision (Intervidieniye) e si terrà a Mosca entro l’autunno del 2025.
Intervision: Le sue origini
Nato nel 1965 a cura della Oirt e lanciato ai tempi dal ex leader sovietico Leonid Brezhnev è considerato un festival storico e per alcuni, come Alla Pugacheva , Karel Gott ed Helena Vondrackova è stato anche un trampolino di lancio. Una copia molto simile all’Eurovision che ai tempi, però, non aveva regole rigide e l’occidente non era stato escluso del concorso.
Il nuovo Intervision di Putin
Le nuove regole del festival prevedono che, secondo la nota del Cremlino, gli artisti non potranno eseguire canzoni che richiedono violenza, umiliare l’onore e la dignità della società, ed è necessario che i temi politici nei testi siano completamente esclusi. Proprio per questo dovranno essere rispettati “ i valori tradizionali universali, spirituali e familiari“. Ricordiamo che la comunità LGBT+, per la legge russa, fa parte delle associazioni estremiste e quindi non potrà mia rispecchiare questi valori di “perfezione”.
La senatrice russa Liliya Gumerova, del partito Russia Unita ha dichiarato ai media statali che Intervision “promuoverà la vera musica” e rifiuterà “i falsi valori che sono estranei a qualsiasi persona normale”. Questa volta saranno 25 i paesi in gara tra cui Brasile, Cina, India e Sud Africa.
Inoltre, il concorso sarà sotto la supervisione diretta del governo russo, con il vice primo ministro Dmitry Chernyshenko incaricato di presiedere la commissione che si occuperà dell’organizzazione, e Sergei Kiriyenko, vice capo di gabinetto, incaricato di presiedere la commissione che decreterà il vincitore della gara.
Putin lavorava a questo progetto sin dal 2014, ossia da quando all’Eurovision si è imposta Conchita Wurst, culminata con la forte campagna omofoba lanciata in quei giorni, con migliaia di giovani russi intenti a sbarbarsi per dimostrare di non essere Conchita, rea di essersi appropriata di un simbolo della viralità maschile. Nacque lì l’idea di rilanciare il concorso, la cui ultima edizione risale al 2008 ma che in realtà formalmente è stata l’unico tentativo di ripartenza dal 1980.
Raph