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In Israele le coppie LGBT+ potranno avere figli attraverso la gestazione per altri: l’Italia continua a rimanere indietro

In Israele le coppie gay potranno avere figli attraverso la maternità surrogata

La maternità surrogata in Israele verrà estesa anche alle coppie LGBT+. Dalla prossima settimana anche le coppie dello stesso sesso potranno avere figli attraverso la gestazione per altri. Lo ha annunciato il Ministro della Salute, apertamente gay, Nitzan Horowitz. Da quanto apprendiamo dovrebbe diventare Legge a partire da martedì 11 gennaio.

Lo Stato israeliano continua a fare passi avanti sui diritti civili. Uguaglianza e equità sembrano essere le due parole che il Paese in questione ha deciso di utilizzare. Purtroppo non si può dire lo stesso dell’Italia. Da noi la gestazione per altri non è legale, anche se a praticarla maggiormente (andando all’estero) sono le coppie eterosessuali che non possono avere figli. Per le coppie LGBT+ nostrane, inoltre, ci sono due ulteriori beffe. La prima è che esse non possono nemmeno adottare. La seconda, invece, è che le famiglie arcobaleno già esistenti non sono riconosciute e tutelate dallo Stato. Praticamente sono dei fantasmi.

Non ci stupisce che l’Italia sia indietro anche rispetto a Israele. Inoltre, pare che il Governo si stia muovendo per mettere ancora più i bastoni tra le ruote alle coppie LGBT+ che vorrebbero adottare o che hanno intenzione di ricorrere alla gestazione per altri andando all’estero.

Maternità surrogata in Israele: a partire dall’11 gennaio le coppie dello stesso sesso potranno ricorrere alla Gestazione per Altri

Come abbiamo scritto in precedenza, a partire dall’11 gennaio, la maternità surrogata per le coppie LGBT+ sarà legale in Israele. La Corte suprema ha annullato, lo scorso anno, parti della legge che impediva alle coppie omosessuali di avere figli in questo modo.

In precedenza un tribunale aveva ammesso alla pratica le donne single, escludendo però le coppie formate da persone dello stesso sesso. Estromettere le persone LGBT+, in modo illegale, dalla gestazione per altri ha danneggiato in modo sproporzionato l’uguaglianza e il diritto alla genitorialità. Per questo motivo la Corte suprema aveva dato al Governo, dell’allora premier Benjamin Netanyahu, un anno di tempo per scrivere una nuova legge che integrasse anche le coppie LGBT+. Se il Parlamento non avesse rispettato la scadenza imposta, il tribunale aveva già stabilito che la modifica alla legge sarebbe entrata in vigore in maniera automatica dopo sei mesi.

Detto fatto: il Parlamento israeliano non ha rispettato la scadenza e dunque dall’ l’11 gennaio le coppie LGBT+ potranno avere figli attraverso la gestazione per altri.

 

Fonte: La Repubblica