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Gli italiani sono odiatori seriali: nella mappa dell’intolleranza online i più bersagliati sono le persone LGBT+, i disabili e le donne

Nella Mappa dell'intolleranza online si nota come le persone maggiormente bersagliate sui Social e in rete siano quelle LGBT+, le donne e i disabili. Razzismo e antisemitismo molto diffusi sui Social

Dati sconcertanti quelli che emergono dalla mappa dell’intolleranza online. Lo studio di Vox (Osservatorio Italiani sui Diritti), infatti, dimostra che l’odio sui Social dilaga nei confronti delle persone LGBT+, le donne e chi ha disabilità. Questa cerchia non è la sola ad essere presa di mira. Moltissimi sono anche i commenti che hanno come sfondo il razzismo o l’antisemitismo.

Questo studio, che non ci dice niente di nuovo purtroppo, è stato realizzato insieme all’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, “La Sapienza” di Roma e all’Università degli studi di Milano. Più di un anno di lavoro, otto mesi di monitoraggio su Twitter e quasi 2 milioni di tweet estratti e studiati. Una meticolosità che ha permesso di redigere 5 mappe che mostrano il livello d’intolleranza online nei confronti di donne, omosessuali, immigrati, diversamente abili ed ebrei.

Mappa dell’intolleranza online: ecco le Regioni dove l’odio social sembra essere maggiormente dilagante

Ecco le Mappe di Vox contro l’intolleranza- Vox Diritti

Come si evince dalla mappa dell’intolleranza online, purtroppo, non c’è una regione che odia meno rispetto ad un’altra. La situazione dell’odio via web e sui social è parecchio preoccupante su tutto il territorio nazionale. Se si prende come esempio il criterio dell’omofobia, infatti, si può facilmente notare come non ci sia alcuna distinzione tra nord e sud. Almeno su questo l’Italia è unita per davvero. Battute a parte, secondo lo studio in questione, sembra che le regioni più omofobe siano la Lombardia e il Veneto, seguite dalla Calabria. La parole preferita per odiare le persone omosessuali sembra essere “froci0”. Che fantasia. Per entrare maggiormente del dettaglio vi riporto un estratto dello studio in questione per capire chi odia cosa.

“Si evidenzia una redistribuzione dei cluster più colpiti. Nel 2022 al primo posto svettano le donne (43,21%), seguite da persone con disabilità (33,95%), persone omosessuali (8,78%), migranti (7,33%), ebrei (6,58%) e islamici (0,15%).

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DEI TWEET DI ODIO. Le maggiori concentrazioni di discorsi d’odio e discriminatori si sono registrate:

AntisemitismoNord Italia e nel Lazio.

IslamofobiaPiemonte, Nord Est ed Emilia.

MisoginiaCentro Nord, Centro e Centro Sud. In particolare, Bologna, Terni, Roma, Caserta.

OmofobiaTutto il Nord e soprattutto nel veronese e Calabria.

XenofobiaNord Est e alto Lazio, con forte concentrazione a Roma e in Puglia.

DisabilitàNord Ovest, Emilia e Toscana.”

Sostanzialmente, quindi, è verosimile ipotizzare che le persone preferiscono odiare una “minoranza” anziché prendersela con i “forti”. Se chi semina odio via Social e non solo, usasse il 10% di questa forza bruta per protestare contro quello che non funziona in Italia, probabilmente saremmo un Paese con le palle e non di cogli0ni. Scusate il francesismo. Almeno, però, ho reso l’idea.

 

 

Fonte: VOX – Osservatorio Italiano sui diritti

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