Se da quello che hai sentito e capito, mamma e papà sono omofobi, non aspettarti che ti abbraccino quando gli dirai chi sei davvero. Quell’abbraccio dovrai faticartelo.
I genitori con una certa mentalità (molto cattolica, più di destra che di sinistra, poco aggiornata e parecchio lontana dalla realtà) hanno, sì, bisogno di tempo. Disimparare quello che hanno imparato è una strada ardua e in salita. Lo è per tutti, figuriamoci per chi non ha più vent’anni. Spesso mamma e papà fanno un passo in avanti e due indietro, soprattutto all’inizio. E non perché siano cattivi. Ma perché per loro, molte volte, non è affatto facile.
Bisogna avere pazienza e soprattutto gli strumenti adatti. Dialogare, far conoscere, informare, farsi conoscere, presentarsi per quel che si è davvero resta il modo migliore per agevolare un cammino tortuoso. Poi, non bisogna avere fretta. Tu quanto tempo c’hai messo per accettarti? Come puoi pretendere che i tuoi ti accolgano, ti capiscano e condividano così, dalla sera alla mattina?
Concedi loro del tempo per comprendere qualcosa che non conoscono. Comprendi tu il loro shock nel sapere qualcosa di cui hanno sempre e solo sentito bugie, cattiverie, falsità, assurdità, errori, cazzate. Sta a te mostrar loro cosa significa e cosa non significa non essere eterosessuale. Guardate film e serie tv insieme, leggete libri, romanzi e saggi sui temi Lgbt. Insegna loro com’è il mondo visto dai tuoi occhi, dal tuo cuore. Fa’ tutto quello che vorresti tuo figlio facesse a te se fossi nei panni dei tuoi genitori.
Ma attenzione. Se dopo un po’ non cambia niente, non insistere. Prendi le tue cose e vattene. Andare via da chi non ti accetta per quello che sei sarà sempre la scelta migliore. Quando lo farai, ti pentirai solo di non averlo fatto prima. Considerati orfano. È meglio che crescere nell’omofobia, credimi. Niente al mondo è peggio di sentirsi rifiutati da chi ti ha messo al mondo e dato la vita. Una vita in cui sei quello che non hai scelto di essere.
Se mamma e papà non ti sostengono, non ti incoraggiano, non ti appoggiano nella scoperta e nello sviluppo del tuo vero essere, fai meglio a perderli che a trovarli. Se non mi credi, ne riparliamo tra qualche anno. Nel frattempo, se non l’hai già fatto, guarda questo film Boy erased – Vite cancellate. Ma soprattutto, fallo vedere ai tuoi genitori. E ricorda: è la tua vita, non la loro né di nessun altro. “Qualunque cosa succeda, la scelta è solo tua.”
Alessandro Cozzolino, life coach