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Un Liceo infernale per le persone LGBT+: Cosa è successo (di nuovo) al Cavour di Roma

Episodio di transfobia al liceo Cavour di Roma: docente strappa foglio su diritti persone trans

Il Liceo Cavour di Roma sembra essere un vero e proprio inferno per le persone LGBT+ e, in particolare, per quelle trans. Non è la prima volta, infatti, che in questa scuola accadono episodi di transfobia. Se non sono gli studenti a compiere atti discriminatori e transfobici, ci pensano gli insegnati. E sembra proprio quello che sia successo qualche giorno fa.

Il Liceo Cavour di Roma sembra essere un inferno per le persone LGBT+: ecco cosa pare sia successo venerdì 31 marzo in occasione del TdOV 2023

Nella mattina di venerdì 31 marzo 2023, proprio in occasione del Transgender Day Of Visibility, al Liceo Cavour di Roma è successo l’ennesimo episodio di transfobia. Stando a quanto apprendiamo da Arcigay Roma, infatti, pare  che una professoressa di religione abbia strappato dalle mani di uno studente, e poi fatto a pezzi, un cartello con scrittocarriera alias in ogni scuola”. Esso era stato realizzato in occasione della giornata della visibilità trans che si è celebrata, appunto, venerdì scorso.

Nello specifico, alcuni studenti del Liceo Cavour pare si siano presentati a scuola con dei cartoncini con i colori della bandiera trans e la scritta “carriera alias in ogni scuola”. Questo sembra sia stato fatto per ricordare l’importanza delle pratiche inclusive a scuola. Una docente di religione avrebbe quindi strappato dalle mani di un ragazzo il cartello per poi distruggerlo. La dirigente scolastica, dopo aver appreso quanto accaduto, pare abbia ripreso gli studenti. A suo dire, infatti, pare che i loro cartelli non erano stati autorizzati. Capito? Sono stati ripresi gli studenti, non la docente. Valditara docet ci verrebbe da scrivere. Anziché riprendere chi discrimina e addirittura strappa un innocuo foglio, si preferisce prendersela con degli studenti. Eppure, a quanto pare, non stavano facendo nulla di male.

Non è il primo caso di transfobia che avviene al liceo Cavour di Roma

La scuola in questione è quella che fu frequentata da Andrea “dai pantaloni rosa” che nel 2012 si tolse la vita a causa del bullismo subito in classe. È anche il liceo frequentato da un altro Andrea, ragazzo trans a cui l’anno scorso fu negata la carriera alias. E poi è frequentato anche da un altro ragazzo trans che alcuni mesi fa venne umiliato e aggredito da un suo professore davanti a compagni e compagne al grido di: “io davanti ho una donna”.

Le parole di Pietro Turano sulla vicenda

“Quante violenze e quanti cadaveri servono per intervenire? Ogni giorno nelle scuole di Roma vengono adottate misure discriminatorie e repressive nei confronti di studenti LGBT+, anziché difendere la loro libertà di espressione. Questo è il risultato di un paese dove sono assenti tutele contro l’omotransfobia, stabilendosi in fondo a tutte le classifiche europee. Gli anni della scuola per me sono stati tremendi, ma immaginare di essere uno studente del Liceo Cavour è per me un incubo. Pretendiamo un altro genere di scuola.”

In un paese come l’Italia, dove rettificare i propri dati anagrafici risulta lungo e complesso, la carriera alias a scuola sarebbe il minimo sindacale per garantire la minima serenità agli studenti transgender, semplicemente rispettando il loro nome scelto in attesa dell’effettivo cambio anagrafico. Il ministro dell’istruzione Valditara ha dichiarato che non c’è spazio per le discriminazioni a scuola, ma non ha fatto nulla per evitare le infinite discriminazioni che avvengono ogni giorno negli istituti italiani. Questo silenzio uccide.”

Dichiara Pietro Turano, vicepresidente di Arcigay Roma e responsabile scuole dell’associazione.

 

 

Fonte immagine copertina: Corriere della città
Fonte: Arcigay.it