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La legge di “propaganda omosessuale” in Russia dev’essere abrogata

La legge di “propaganda omosessuale” in Russia dev’essere abrogata: doveva essere chiaro nel 2013 quando è stata adottata nel Paese come adesso, quasi 10 anni dopo. Ma vediamo come questa proposta rafforza gli atteggiamenti ostili contro le persone LGBT+ ed ha conseguenze devastanti sulle vite queer.

Legge “propaganda omosessuale”: le sue origini

Torniamo indietro nel 2013, quando la Corte Suprema combatteva per il matrimonio egualitario e Papa Francesco era appena stato eletto. In Russia viene approvata la cosiddetta “legge sulla propaganda delle relazioni sessuali non tradizionali tra i minori”, la quale mirava a proteggere i bambini da informazioni dannose per la salute e lo sviluppo. Al giorno d’oggi, si parla di multe salate per ciascun individuo, e ancor più severe se riguardano un’associazione. Inoltre, anche determinati siti web possono esserne colpiti, venendo bloccati in tutto il Paese se ritenuto necessario da parte delle forze dell’ordine.

Quelli che in primis potevano sembrare una serie di emendamenti leciti, col passare degli anni – nonostante la loro rara applicazione – hanno portato conseguenze devastanti:

  1. Gli adolescenti LGBT+ non possono essere seguiti da psicologi scolastici o assistenti sociali per l’accusa di propaganda conseguente;
  2. Molti figli vengono strappati dalle loro famiglie arcobaleno, lasciandole vivere nel terrore;
  3. Tutti i casi di minacce, aggressioni ed omicidi che coinvolgono la comunità vengono prontamente dimenticati dalla polizia;
  4. Con la scusa che “l’omosessualità è proibita”, molte vittime di aggressioni non vedono i loro carnefici neanche indagati;
  5. Ogni menzione d’appartenenza alla comunità LGBT+ è punibile con una censura, un blocco o addirittura una multa.

Legge “propaganda omosessuale”: gli effetti oggi

La situazione attuale non solo non è migliore rispetto ad una decade fa, anzi, si è inasprita sempre più, portando azioni più drammatiche:

  1. Nel 2020 viene chiuso il blog d’informazione gay.ru, nonostante il bollino 18+;
  2. Larisa Zhuravleva, direttrice del festival cinematografico “Spirit of Fire”, venne multata 50.000 RUB per aver proiettato il film “Outlaw”;
  3. L’attivista Sergei di Khabarovsk venne multato per aver postato sul monitoraggio della discriminazione contro le persone LGBT+.

Ma i casi sono anche più assurdi, come quello di Anastasia, una giovane ragazza multata solo per aver pubblicato una foto di lei che bacia un’altra ragazza, oppure un gruppo di adolescenti messo al fermo dalla polizia per scattare delle foto con una bandiera arcobaleno.

 

Ma cosa dichiara l’Europa a riguardo?

Per fortuna il mondo non è rimasto in silenzio guardando le atrocità che la Russia commetteva impunita: difatti il CEDU (Corte europea dei diritti dell’uomo) ha dichiarato che la legge viola sia la libertà d’espressione che il divieto di discriminazione, riconoscendo questi emendamenti come discriminatori. Molti hanno appoggiato la medesima opinione, come il Comitato delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

E cosa succede adesso con la guerra?

Da quando Putin ha deciso di voler mettere piede nel territorio ucraino, le persone LGBT+ del suo Paese stanno affrontando sempre più discriminazioni: si è registrato difatti che la legge “propaganda omosessuale” è stata usata con più frequenza ed arbitrariamente. Un esempio recente vede un famoso giornalista russo, Yuri Dud, che il 12 Luglio di quest’anno è stato sanzionato per aver intervistato un musicista omosessuale oltre un anno fa!

In Russia, si parla di una nuova proposta di legge, per equiparare la diffusione di informazioni relative alle persone LGBT+ alla propaganda del suicidio e a comportamenti illegali, come il commercio di droga e l’estremismo; mettere i membri della comunità assieme a pedofili e terroristi è inaccettabile! Molti si sono già mossi per chiedere ai deputati della Duma di Stato di abrogare questa legge insensata, cessando così le multe ed il potere che le forze dell’ordine hanno avuto per così tanti anni. È già stata avviata anche una petizione al riguardo. Sperando che i prossimi mesi possiamo ricevere notizie più rincuoranti, la situazione in Russia resta insostenibile e da incriminare.

Fonte: All Out

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Aeden Russo