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L’America fa storia: il matrimonio egualitario è protetto

L’America fa storia: il matrimonio egualitario è protetto. All’approvazione del disegno di legge che proteggerebbe il riconoscimento del matrimonio fra persone dello stesso sesso, la legge dalla Corte Suprema e possibili ribaltamenti dell’epocale decisone che nel 2015 l’ha legalizzato a livello nazionale adesso possono essere inutili. Ma scopriamo di più sulla vicenda.

 

L’America fa storia: legge su misura

Il disegno di legge su misura, chiamato Respect for Marriage Act, è un sostegno valido in caso la Corte Suprema agisse contro. Non impedirebbe agli stati di bloccare i matrimoni tra persone dello stesso sesso o interrazziali, anche in caso l’istituzione lo consentisse. Oggi la lunga ma inesorabile marcia verso una maggiore uguaglianza avanza“. Chuck Schumer, il leader della maggioranza al Senato, l’ha dichiarato in una nota. “Non importa chi sei o chi ami, anche tu meriti dignità e parità di trattamento ai sensi della legge“.

Sebbene il Respect for Marriage Act non andrà a modificare la legge Obergefell v Hodges, la decisione della corte suprema del 2015, richiederebbe agli stati di riconoscere tutti i matrimoni che erano legali una volta celebrati, anche in altri stati. I matrimoni interrazziali sono inclusi, con gli stati tenuti a riconoscere il matrimonio legale indipendentemente da “sesso, razza, etnia o origine nazionale”.

Strana sensazione, vedere qualcosa di così fondamentale e personale come la durata del tuo matrimonio venire al dibattito in aula al Senato. Ma sono fiducioso che agiranno per proteggere milioni di famiglie, compresa la nostra, e apprezzo tutto ciò che è stato fatto per preparare questa importante legislazione per andare avanti“. Ha scritto il segretario ai trasporti degli Stati Uniti, Pete Buttigieg.

 

Matrimonio egualitario protetto: i risultati

Con 61 voti contro 36, e 60 voti necessari per l’approvazione, conta anche ben dodici membri repubblicani. Una proposta simile era già stata approvata dalla Camera dei rappresentanti all’inizio di quest’anno, con il sostegno di ben 47 membri repubblicani. La Camera dovrebbe approvare la versione del Senato prima che venga inviata al presidente Joe Biden per firmare la legge. Il democratico numero 2 alla Camera Steny Hoyer ha dichiarato ai giornalisti, Martedì stesso, che la Camera probabilmente riprenderà la legge la prossima settimana.

Martedì, Biden, che da vicepresidente si è già mostrato a sostegno davanti a Barack Obama, ha dichiarato: “Per milioni di americani, questa legislazione salvaguarderà i diritti e le tutele a cui LGBTQIA+ e le coppie interrazziali e i loro figli hanno diritto. Garantirà inoltre che, per le generazioni a venire, i giovani cresceranno sapendo che anche loro possono condurre una vita piena e felice e costruire famiglie proprie”. Ha inoltre ringraziato i senatori per il loro risultato. Aggiungendo: “non vedo l’ora di accoglierli alla Casa Bianca dopo che la Camera avrà approvato questa legislazione e l’avrà inviata alla mia scrivania, dove la firmerò prontamente e con orgoglio“.

 

Ma cos’ha fatto la Corte Suprema?

Oramai è noto a tutti che a Giugno, la Corte Suprema si è espressa per annullare il diritto nazionale all’aborto, cancellando 50 anni di precedente progresso. In un’opinione concordante, il giudice della Corte Suprema Clarence Thomas ha dichiarato che si dovrebbe prendere in considerazione l’annullamento di altre decisioni a tutela delle libertà individuali. Inclusa, appunto, la sentenza del 2015 sul matrimonio egualitario. Il sostegno pubblico è al massimo storico di circa il 70%. Secondo il Movement Advancement Project, un gruppo di difesa LGBTQIA+, se la corte suprema annullasse il diritto, almeno 29 stati sarebbero in grado di far rispettare i divieti.

“Le persone transgender in particolare hanno avuto la loro sicurezza, dignità e assistenza sanitaria minacciate dai legislatori di tutto il paese, compresi i membri di questo Congresso. Mentre accogliamo con favore il voto storico su questa misura, i membri del Congresso devono anche combattere per le vite trans, perché dipendono dai loro sforzi” ha sottolineato James Esseks, direttore del LGBTQ & HIV Rights Project presso l’American Civil Liberties Union.

Possiamo solo sperare che il nostro governo, sempre più a contatto con il mondo che Biden sta portando avanti, imiti questo grandissimo passo in avanti, perché c’è bisogno che le leggi mutino, si adeguino alla nostra mentalità aperta. C’è bisogno di riscrivere la storia.

 

Aeden Russo

Fonte: Reuters, The Guardian

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