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Iran: la non-abolizione della polizia morale

proteste Iran: la non-abolizione della polizia morale

Argomento dibattuto delle ultime settimane riguarda le misure prese circa le autorità in Iran, ovvero la non-abolizione della polizia morale ha ancora dei margini poco chiari. Se n’è iniziato a parlare a seguito delle dichiarazioni di Mohammad Jafar Montazeri, esponente del regime, ma le parole emanate lasciano ancora parecchi dubbi. La polizia religiosa presente nel regime iraniano è il corpo che si occupa di obbligare al rispetto delle rigide regole del codice morale e del decoro religioso in vigore. Tali norme di condotta sono tuttavia state oggetto di pesanti contestazioni negli ultimi mesi da parte della popolazione.

Il procuratore generale Montazeri, in risposta ad alcuni commenti riportati dall’agenzia di stampa iraniana ISNA, ha parlato di abolizione della polizia morale. In particolare, si è parlato di rivedere la legge che obbliga le donne a indossare l’hijab. Queste parole hanno suscitato svariate reazioni, ma senza dubbio costituirebbero un importante passo verso la garanzia di una maggiore libertà. “Costituirebbero”, appunto. Alle parole, senza girarci intorno, non sono seguiti i fatti.

La presunta rivisitazione della morale in Iran: la polizia morale pare che non sia stata del tutto abolita

proteste Iran: la non-abolizione della polizia morale

Da mesi gli iraniani protestano contro il regime, tanto che si è pensato che le parole di Montazeri potessero essere un modo di sondare la risposta della popolazione. Sembra, comunque, che al momento nessuna decisione definitiva sia stata presa dal governo iraniano. Nonostante, infatti, la notizia sia rimbalzata velocemente sui rotocalchi italiani e internazionali, gli esperti di Iran hanno da subito invitato alla prudenza. Ciò che è certo è che sono vive le proteste in Iran e la non-abolizione della polizia morale è, non a caso, al centro delle contestazioni.

A far sorgere questo sentimento di malcontento sfociato nella protesta è stato, tra gli altri, l’episodio che ha coinvolto Mahsa Amini, ragazza 22enne morta a seguito del proprio arresto. Arresto ingiunto proprio perché non indossava correttamente il velo. I protestanti ad oggi chiedono l’istaurazione di un sistema democratico, motivo per cui il regime sta apparentemente cercando un compromesso.

Nonostante Montazeri sia una persona piuttosto influente in Iran, ma la polizia morale e la sua istituzione non ricadono sotto la sua egida. La polizia morale dipende dal ministero dell’Interno che, differentemente dal procuratore generale, non ha rilasciato alcun commento in merito alla vicenda. È tuttavia poco probabile che Montazeri abbia rilasciato delle dichiarazioni così importanti nel bel mezzo di una protesta senza autorizzazione.

Ciò che sarebbe auspicabile è che le rigide, quanto arbitrarie, norme morali in vigore in Iran possano essere avvicinate alle richieste della popolazione. Shadi Sadr, attivista iraniano, ha commentato tramite Twitter che anche dopo l’abolizione della polizia morale, il ricorso a essa “potrà essere imposto anche con altri metodi”. Lo stesso aggiunge poi che “Le proteste sono cominciate con l’omicidio di Mahsa Amini, da parte della polizia religiosa, ma gli iraniani non si fermeranno finché il regime non sarà caduto.”

 

Fonte: Il Post

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