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Guerra tra Russia e Ucraina, dalle parole omofobe del Patriarca Kirill I alla tragica situazione: parla Fabrizio Marrazzo per il Partito Gay

Fabrizio Marrazzo, portavoce del Partito Gay, presente il candidato sindaco alle elezioni comunali di Milano 2021 Mauro Festa

La Guerra tra Russia e Ucraina è sempre più viva, purtroppo, e pare non avere una fine. Almeno non nell’immediato. Fabrizio Marrazzo è stato intervistato, dopo le uscite omofobe del Patriarca di Mosca Kirill I e vista anche la tragica situazione in cui vivono le persone ucraine. Il Portavoce del Partito Gay LGBT+, Solidale, Ambientalista e Liberale ha espresso il proprio parere a riguardo, toccando diversi argomenti.

Fabrizio Marrazzo intervistato da AdnKronos sulla guerra tra Russia e Ucraina

Di seguito Gaypress.it vi propone l’intervista integrale, che potete trovare anche sul sito del Partito Gay, che Fabrizio Marrazzo ha rilasciato al portale AdnKronos.

“Le parole del Patriarca sono assurde e vanno sicuramente stigmatizzate. Molti altri preti ortodossi avevano chiesto al Patriarca una posizione contro le violenze. Invece, per problemi eventuali su posizioni ideologiche e di opportunità si cerca di strumentalizzare e scagliare l’odio contro alcune minoranze ed in particolare la comunità LGBT+. Tutto per giustificare azioni ingiustificabili anche in nome di una presunta religione.

Io credo che questa azione lascia il tempo che trova anche se ci fa capire quello che noi diciamo da anni. Putin si è dimostrato una persona avversa ai diritti della comunità LGBT+, da sempre, e tutti coloro che fino ad ora pensavano di poter commerciare o lavorare con un governo, con uno Paese di quel tipo devono capire che era sbagliato allora come oggi. È necessario lavorare o commerciare con altri governi sulla base del rispetto dei diritti umani e del rispetto delle comunità LGBT+. Laddove non è possibile si devono evitare dipendenze di carattere commerciale o altro.

La politica però di questi temi ne ha parlato poco, quasi nessun partito si è esposto tranne il nostro – ha concluso Marrazzo, primo firmatario del Referendum per il Matrimonio Egualitario-. Mentre sarebbe bene che ci fosse una forte presa di distanza da parte di tutti. Spero che quanto sta accadendo faccia aprire gli occhi a tutti. Non si può lasciare sola l’Ucraina ai tavoli di contrattazione è necessario che ci sia l’Europa che garantisca una giusta trattativa, se lasciamo l’Ucraina da sola non va da nessuna parte, non ha la forza necessaria per affrontare la parte russa.”