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Dietro al burqa: il coraggio e la determinazione delle sportive afghane

Donne sportive Afghanistan non possono fare sport

Posano con trofei, guantoni da boxe, palloni da pallavolo o da basket. Al posto dell’abbigliamento sportivo, indossano però un burqa. Sono le sportive dell’Afghanistan che si presentano al mondo, attraverso una serie di ritratti del fotografo iraniano Ebrahim Noroozi, per mostrare la loro resistenza all’ennesimo sopruso subito dopo il colpo di stato dello scorso Agosto che ha riportato al potere i talebani. Dopo le scuole medie e superiori e dopo la cacciata dalle università, a fine 2022 la morsa dei talebani si è chiusa sullo sport dalla cui pratica ora le donne sono bandite. 

Tra sport e libertà: i rischi che corrono le sportive dell’Afghanistan

Le sportive afghane si presentano quindi al mondo, con i simboli e gli attrezzi degli sport che praticano. Chi posa con uno skateboard, chi palleggiando, chi con i trofei e le medaglie davanti all’obiettivo del fotografo. Tutte indossano il burqa, l’abbigliamento che dalla primissima ascesa dei talebani è diventato il simbolo dell’oppressione di genere nel paese. 

Non è il loro abbigliamento  abituale, ci tengono a specificare, se non per non mettere a rischio la propria sicurezza per le strade. Nelle foto però, oltre che ad un simbolo potentissimo, diventa anche un modo di preservare il loro anonimato e quindi la loro incolumità. Sono le famiglie stesse che ora cercano di scoraggiare gli allenamenti per paura, riportano in diverse. Molte infatti riportano minacce e perquisizioni, anche solo per aver praticato sport privatamente visto il divieto per le donne di frequentare parchi e palestre.

Ad essere sospese per le donne afghane quindi non sono state solo le competizioni, ma anche la vera e propria possibilità di allenarsi e di praticare. I portavoce dei talebani hanno parlato della possibilità di creare strutture separate per le atlete, consentendo quindi alle donne di riprendere le pratiche seppur in maniera fortemente limitata, ma non sono stati portati avanti dati precisi. Diventerebbe quindi l’ennesima promessa disattesa, come quello di consentire nuovamente alle bambine di frequentare l’istruzione secondaria, del governo instauratosi lo scorso Agosto. Promesse che il mondo, ma soprattutto l’Afghanistan e le sue donne, si sono stancati di ascoltare.

 

Ziggy Ghirelli

 

Fonti: AP News