La Corte Costituzionale nella sentenza n. 221 del 2015 ha affermato che l’ordinamento italiano riconosce “il diritto all’identità di genere quale elemento costitutivo del diritto all’identità personale, rientrante a pieno titolo nell’ambito dei diritti fondamentali della persona” garantiti dall’art. 2 della Costituzione e dall’art. 8 della Convenzione europea dei diritti umani. Premettendo ciò, già tempi addietro era stato dichiarato che la transessualità non fosse una malattia mentale così come l’omosessualità. A quanto pare non tutti l’hanno capito.
Esplorando alcuni siti vi è ancora la dicitura “disturbo di identità di genere“. Altri lo reputano addirittura come un disturbo cronico, ma questo non è il peggio. Oggi vi faccio fare un viaggio negli strafalcioni del web.
10 Errori gravi in alcuni siti che parlano di identità di genere in modo antico o senza saperne nulla
- Classificato ancora su alcuni siti come “disturbo” l’identità di genere non si classifica più come tale perché il termine è stato considerato discriminatorio e non adatto
- Le cause della disforia non sono chiare e non dipende da fattori esterni.
- La disforia non è un sintomo psicotico, un disturbo mentale o una epidemia, ma è “semplicemente” il disagio percepito da un individuo che non si riconosce nel proprio sesso fenotipico o nel genere assegnatogli alla nascita. Inoltre non si cura e non ha una soluzione definitiva o uguale a tutti.
- L’identità di genere inizia a formarsi sin dalla primissima infanzia, quando il bambino inizia a distinguere “maschietti” e “femminucce” e a riconoscersi nell’uno o nell’altro genere. Tuttavia, il percorso di formazione dell’identità di genere non è lineare e non si sviluppa in tutti nello stesso modo.
- i bambini non prediligono attività a seconda del genere. Un bambino che gioca con la barbie, ad esempio, non è per forza gay o donna trans.
- La disforia non è direttamente collegata a ansia, depressione, Disturbi alimentari, Autolesionismo o Ideazioni suicidarie
- Intersex non è un orientamento sessuale e nemmeno un’identità, ma una condizione del corpo stesso dove, sin dalla nascita, si hanno caratteri sessuali che non rientrano nella tradizionale classificazione di maschile e femminile. Tali elementi possono riguardare sia aspetti prettamente genetici, quali cromosomi, marker genetici, ormoni, piuttosto che aspetti esteriori evidenti quali gli organi riproduttivi, i genitali o le caratteristiche sessuali secondarie come il seno, la barba o la peluria, che comunemente ci aiutano a classificare una persona in un determinato sesso.
- chi si traveste non è detto che soffra di disforia.
- una donna trans non pretende di appartenere al genere femminile, lo è e basta
- Un uomo trans non è per forza attratto da una donna. Identità di genere e orientamento sessuale sono due cose diverse.
One thought on “La disforia di genere NON è una malattia mentale”
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