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Il corpo è mio e ci faccio quello che mi pare: la rabbia di una donna biologica

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Se sei donna ci sono alcune domande (quasi) “obbligatorie”: “Ma il fidanzatino” “ma quanto sei magra”, “ma quanto sei grassa”, “come ti conci”, ma la peggiore è “Ma quando farai un bambino?” Queste domande che sembrano così innocue sono puramente invadenti. Sono argomenti che sembrano ovvi, quasi banali, ma non tutti ancora hanno capito che il corpo è mio e ci faccio quello che mi pare.

My body my choice

Quando si parla di un corpo femminile sembrano non mancare mai i commenti. Vi faccio entrare nel concreto nella mia vita come donna biologica. Tempo fa pesavo un po’ di più e i miei (grazie al cielo ) ex colleghi erano perennemente pronti a giudicare cosa mangiassi. Finito il lavoro ho iniziato ad aver vergogna di mangiare in pubblico.  L’anno dopo ho passato qualche mese in cui non avevo fame, poco o nulla, a causa di quello che stavo passando e ho iniziato un po’ a dimagrire. Alcune di quelle persone che prima dicevano che ero grasso e mi sarei ammalato hanno iniziato a lamentarsi che mangiavo troppo poco e che non andava bene che dimagrissi.

Tempo dopo una persona di mia conoscenza mi ferma e mi chiede “ma il fidanzatino? Non vorrai rimanere sola per sempre? Dai che tocca a te fare un figlio” . Tralasciando che sono lesbica, cosa che é bene ribadire bene che non siete obbligati a dirlo a nessuno, sei così sicura che io voglia un bambino?

Facciamo un gioco : Quante donne che possono avere figli, adesso, con i tempi che corrono vorrebbero averne uno sapendo che hanno poco futuro? Ma il peggio arriva quando si parla di aborto… Molto tempo prima ho conosciuto invece una ragazza costretta dalla madre ad abortire perché troppo giovane. Altre donne lo fanno perché rischiamo la propria vita o quella del bambino eppure, c’è ancora gente che pensa che l’aborto non sia un diritto.

Lasciate stare i nostri corpi e i nostri uteri e pensate al vostro cervello che all’interno ha solo segatura, Grazie

 

Raph