Chi viene e chi va: la presentazione

Chi viene e chi va: la presentazione. Si è tenuta lo scorso 20 Settembre la presentazione di Chi viene e chi va, il libro di poesie scritto da Asayuna di cui abbiamo tanto trattato. Cosa è stato detto, e dove si andrà nel futuro con quest’opera? Vediamolo insieme.

La presentazione può essere vista in versione integrale e con sottotitoli qui

Chi viene e chi va alla Luce – Libreria Emotiva

Alla Luce – Libreria Emotiva in un caldo pomeriggio letterario due voci si sono riunite per parlare di poesia, illustrazione e tecnologia. Con una sala gremita di gente incuriosita, Asayuna ha presentato la sua opera prima: Chi viene e chi va. A moderare l’intervento la psicologa e psicoterapeuta Daniela Coda. Una bellissima ora passata a raccontare esperienze, gettare le basi su dei processi umani e molto altro. La presentazione è stata caricata di recente su Facebook dall’artista, ma noi ne discuteremo qui insieme con vari estratti.

 

Un’introduzione su chi è l’autore

L’incontro inizia con una introduzione da parte della dottoressa Coda, la quale ci ricorda che questo spazio è dedicato “in un certo senso anche a tutti noi, perché le esperienze che ha vissuto Aeden toccano un po’ tutti (…) e quindi: come ha trovato un modo per affrontarle senza lasciarsene schiacciare è un compito di noi esseri umani”. Dopo una descrizione della sua attività artistica, ci si è calati nel racconto di Chi viene e chi va. Dagli esordi nella scrittura al lockdown, dalla separazione con due persone tanto amate all’equilibrio poi nato.

 

Chi viene e chi va: ci sarà un seguito?

Interessante sapere come Chi viene e chi va non sarà un’opera unica: nel suo racconto, difatti, la dottoressa Coda ha rivelato un dettaglio. E lo fa così: “Però c’è un evento drammatico, un altro che si abbatte sulla vita di Aeden. (…) Aeden sente nuovamente imperiosa l’esigenza di scrivere per contenere l’effetto devastante delle parole (…) e dei ricordi delle parole. Però queste poesie saranno raccolte in un testo futuro”. E così, all’inizio della sua presentazione Asayuna ci rivela che sta già lavorando al seguito della sua ricerca artistico-letteraria. Chissà cosa ci attende!

 

Cos’è stato scrivere per l’autore

Ma proseguiamo con la presentazione di Chi viene e chi va. La prima domanda viene posta proprio all’autore del libro, che ci racconta del suo esordio. Difatti “ho iniziato a scrivere per gioia, quindi trovarmi nella condizione di usare questa tipologia di espressione per parlare di un momento doloroso è stato all’inizio difficile”. Eppure è nel dolore che ha cambiato la sua visione sulla scrittura. E ci ricorda che “preferisco molto di più che qualcuno nella sofferenza scriva un libro piuttosto che faccia altri gesti estremi, insomma”.

 

Chi viene e chi va: dolore in narrazione

È poi il turno della dottoressa Coda. Chi viene e chi va, dopotutto, è una traccia di come il dolore diventa narrazione. E lei ci ricorda che “In realtà il libro è uno strumento potentissimo, è un ausilio terapeutico. Leggere e scrivere è terapeutico”. Un modo per prendersi cura di sé e del proprio mondo interiore. Cita poi il filosofo Duccio: “scrivere è fare silenzio”. Perché tramite quest’espressione ci si può affiancare alle emozioni “da cui cerchiamo di allontanarcene”.

 

Com’è strutturato il libro e com’è nato

L’autore, successivamente, ci parla della struttura di Chi viene e chi va. Non capitoli, ma filoni emotivi. Da come ha iniziato a scrivere al fulcro della storia. E ci racconta di com’è nato l’ultimo capitolo, intitolato Accettazione. Perché “nella bozza originale del libro non esisteva nemmeno”. Prosegue poi a spiegare dov’è nata l’urgenza di scrivere. “E sono i ricordi per l’appunto di questo rapporto che ho avuto, che non avevo deciso di interrompere per mio volere, che hanno plasmato proprio la direzione che questo libro ha preso”.

 

Chi viene e chi va: tra lutto reale e perdita affettiva

La dottoressa Coda pone poi una nuova domanda. Perché Chi viene e chi va non parla solo di perdita affettiva. Nasconde in realtà un tema più sofferto: quello del lutto reale. Ed è così che l’autore racconta di come “stavo avendo due dialoghi aperti”, uno con la sua ex fiamma, il secondo con l’amatissima nonna, venuta a mancare in piena pandemia di Covid-19. E lui dice che un passaggio cruciale è stato quello di “soffrire della mancanza di poter replicare quello che era stato bello”. Momento toccante il racconto di una delle poesie, legata al gusto di gelato che prendeva la nonna.

 

Una riflessione dal punto di vista psicologico

Ricollegandosi al tema di lutto reale e perdita affettiva, la dottoressa Coda ci pone un’interessante analisi su Chi viene e chi va. Prima di tutto “a volte parliamo in ambedue le situazioni di lutto, perché tutto il portato emotivo è molto simile”. Prosegue poi a discernere i due sentiti, analizzando come la separazione affettiva in alcuni casi sia “più infida. Il lavoro del terapeuta è in questa fase essenziale, per aiutare al meglio i pazienti ad affrontare queste situazioni spiacevoli.

 

Chi viene e chi va: cosa lascia?

Continua il viaggio di Chi viene e chi va, e il nostro autore ci parla di cos’ha imparato e che vuole lasciare ai suoi lettori. “E questa storia mi ha insegnato a cogliere i segnali, che è una cosa che magari oggi si dà molto per scontato”, così prosegue. E aggiunge: “se già nelle piccole cose mi stai mancando di rispetto, e allora che futuro stiamo costruendo insieme?”. Toccante il momento in cui racconta delle reazioni che hanno avuto certe persone a leggere in anteprima il suo libro.

 

Un percorso di accettazione messo su carta bianca

E se Chi viene e chi va è il simbolo della rinascita per Asayuna, la dottoressa Coda ci spiega come in senso psicologico. Così commenta: “mettersi in contatto con le emozioni… fa in modo che io piano piano possa sentire quelle emozioni sgradevoli, non averle più, non temerle più, e andare avanti poi nel mio processo di accettazione”. E ci ricorda persino che “accettare non è sopportare, tollerare”, ma “non giudicare. Significa comprendere, significa perdonare sé stessi ma a volte anche l’altro”.

 

Chi viene e chi va: l’importanza dell’ultimo confronto

Il discorso va poi a proseguire con il tema dell’ultimo confronto. Perché Chi viene e chi vaè nato proprio perché l’ultimo confronto non è mai esistito e l’ho dovuto creare con le mie mani”. L’autore ci parla di come è riuscito ad andare avanti, raccontando dell’episodio dell’unica spunta. E aggiunge: “quando l’ultimo confronto non è possibile, si sta anche meglio”. Ma per spiegarlo meglio lo chiede proprio alla sua moderatrice, e noi adesso vediamo la sua risposta.

 

Perché lo si cerca, perché non si va avanti?

Chi viene e chi va è stato un chiarimento per l’autore. E la dottoressa Coda aggiunge: “quel confronto lo cerchiamo con lo scopo di ripristinare il contatto perduto”, proprio perché si vuole capire. Bellissima la frase che dice l’autore durante l’intervento: “Non dobbiamo avere paura del silenzio”. E la dottoressa prosegue: “Ma quante persone invece quell’unica spunta non la seguono e vanno ancora avanti?”. E il dialogo continua.

 

Chi viene e chi va: il proprio unico confronto con sé stessi

Confronto mancato ma diretto: Chi viene e chi va è questo per Asayuna. E ci dice: “il vero modo per andare avanti e stare bene è mettersi in ordine dentro”. E solo con l’esperienza maturata e la sofferenza vissuta ha potuto farlo, a suo tempo e modo. Un passaggio ha colpito molto le persone presenti in sala. Durante il suo racconto dice: “Quindi perché andare a cercare quel confronto? Non è meglio che manchi?”.

 

L’importanza della lettura per andare avanti

La presentazione volge poi al suo termine con delle ulteriori riflessioni. La dottoressa Coda ci lascia con questa dichiarazione: “scrivere e leggere è terapeutico”. E l’autore di Chi viene e chi va si connette a questo pensiero, aggiungendo: “una sorta di autoaiuto”. Ricorda poi ai presenti che la lettura è anche uno strumento validissimo di crescita personale. E conclude dicendoci: “(Asayuna) ha già fatto un lavoro per noi per certi versi; si è messo a nudo, ha esplorato quelli che sono tutti i temi legati alla sofferenza della perdita, e di come accettare e come rinascere”.

 

Questo è solo un brevissimo riassunto di ciò che è stata la presentazione di Chi viene e chi va. Vi consiglio di vederla e ascoltarla, perché potrebbe fornirvi degli ottimi spunti di riflessione.

Potete acquistare la copia del libro su Amazon

 

Aeden Russo

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