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Scritta omofoba contro le persone gay nei pressi della scalinata ‘Alessi’ a Catania: gay me*da

Scritta omofoba nei pressi della scalinata Alessi di Catania contro le persone gay

A Catania è apparsa una scritta omofoba nei pressi della scalinata Alessi contro le persone omosessuali. Come avete potuto notare dall’immagine copertina dell’articolo, infatti, qualche ‘simpatico’ omofobo ha scritto a terra con la vernice “gay me*da“.

Sebbene molte persone continuano a sostenere che l’omofobia non esiste e che, addirittura, chi vuole discriminare si sente discriminato perché non può essere libero di odiare, come sostiene Pillon, è bene ricordare loro che non solo esiste l’omofobia ma che l’odio e le discriminazioni per la comunità LGBT+ dilagano e questi fatti ne sono la conferma.  Vi ricordate, ad esempio, quando la finalista di Miss Mondo è stata presa di mira perché lesbica? Bene, se tu non odi una persona per l’orientamento sessuale o l’identità di genere, perché la discrimini per questo? Ciò significa, dunque, che c’è qualcosa che non va e che l’omofobia esiste.

A Catania scritta contro i gay nei pressi della scalinata Alessi: cosa è successo

Come abbiamo appreso dal portale ‘Nuovo Sud‘, qualche giorno fa è apparsa la scritta “gay me*da” nei pressi della scalinata Alessi nel centro di Catania. Un chiaro gesto contro la comunità LGBT+ che l’Arcigay locale ha subito denunciato mediante i Social, facendo sapere come hanno deciso di cancellare questo scempio.

Con un ‘colpo di spugna’ verrà cancellata la scritta in questione. Un modo per dimostrare alla città quanto siano importanti valori come rispetto e inclusione e che non c’è spazio per odio e discriminazioni. Oltretutto, così facendo, pare che non si andrà a rovinare il basolato nero di pietra lavica con cui è stata realizzata la pavimentazione.

Giovedì 28 ottobre 2021 dovrebbe essere ripresentato il DDL Zan in Senato. Il condizionale è d’obbligo dal momento che sono anni che si rimanda una legge contro i crimini d’odio che in mezzo mondo esiste già da diverso tempo. Questi sono, anche se fastidiosi, piccoli gesti. Chissà se però possono bastare per tutelare maggiormente le persone LGBT+ e non solo o se, invece, bisogna arrivare necessariamente a minacce, botte e morte.

Noi ci auguriamo che il Disegno di Legge in questione possa essere migliorato prima di essere approvato. Come ha anche sottolineato più volte il Partito Gay questo Decreto contro l’omotransfobia è un compromesso nettamente al ribasso.