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Fedez e Rosa Chemical NON sono le icone LGBT+ del 2023

Fedez e Rosa Chemical, il loro bacio andato in onda durante l’ultima serata di Sanremo ha fatto molto discutere. Da una parte chi li acclama per il gesto politico, dall’altra chi si scaglia contro minacciando addirittura di cambiare i vertici della Rai per questo. Ma cosa è successo? Andiamo con ordine.

Il bacio tra Fedez e Rosa Chemical

Penso che ormai lo sappiano anche i muri di casa mia, ma per le persone meno attente riepiloghiamo quanto è successo. Nella finale di Sanremo ad un certo punto Rosa Chemical, durante la sua performance, scende in platea e va da Fedez. Inizialmente si struscia su di lui simulando un rapporto sessuale, poi lo porta sul palco e al termine della canzone lo bacia con la lingua.

Stando alle dichiarazioni di Rosa Chemical il tutto non era programmato, anche se ne avevamo parlato in precedenza in una puntata di “Muschio Selvaggio”, il podcast che conduce Fedez. Si parlava di darsi un bacio, ma in realtà in quel momento era stato detto più per scherzare che altro.

La comunità LGBT+ ha bisogno di questi gesti?

Quello di Fedez e Rosa Chemical a molte persone è sembrato un vero atto politico e di grande supporto alla comunità. Ma abbiamo veramente bisogno di questo? La risposta non è così semplice.

Da una parte, come spiegato già in precedenza, la stessa canzone di Rosa Chemical portata a Sanremo tratta temi che possono essere correlati anche alla comunità LGBT+ (ma non solo). Parla di sessualità, dell’essere non monogami, di andare oltre agli stereotipi machisti (“mi metterò il rossetto in ufficio il lunedì”). Quindi, da una parte si potrebbe dire che sì, sia la canzone portata da Rosa Chemical, sia il fatto di aver baciato Fedez a fine performance possono essere considerati dei gesti per supportare la comunità LGBT+. Ma questo significa vedere solo una parte di come stanno le cose.

Perché Fedez e Rosa Chemical non sono delle icone LGBT+

Il fatto è che questo bacio, oltre ad avere sollevato degli interrogativi relativi al consenso di cui forse solo Fedez potrà chiarire meglio, più che un grande atto politico è una performance. Infatti, ora si parla di Fedez e Rosa Chemical, non tanto del messaggio che avrebbero dovuto portare. Si è puntato alla massima spettacolarizzazione dell’atto e si accresce la popolarità delle due persone coinvolte, più che del messaggio in sé.

In più, a tutto ciò, si aggiunge la cornice del Fantasanremo: è super divertente giocarci, ma mettere dei punti per gesti e simboli a supporto della comunità LGBT+ non si può proprio vedere. Anche questo gesto era fatto per ottenere i punti extra per il limone sul palco e per dei gesti a favore della comunità? Vedendo come si è piazzato Rosa Chemical in classifica al Fantasanremo può essere.

Le nostre battaglie non si devono trasformare in una performance per accrescere la propria popolarità, oppure dei gesti solo per fare punti a Fantasanremo. Ma non è solo questo il punto, Rosa Chemical non è l’icona LGBT+ dell’anno perché deve ancora farne di strada per diventarla e rivedere diverse cose che sono state fatte. In particolare, quando quando afferma “Sono aperto a rapporti eterosessuali, omosessuali, transessuali. Se eccita e c’è consensualità per me va bene. Sono perverso della perversione”. Sostanzialmente andando a feticizzare le persone della comunità, come se fossimo solo un oggetto di perversione. Oppure, quando scrive testi pieni di slur omofobi, razzisti e misogini *Polka, coff coff*.

Quindi sì, il bacio di Fedez e Rosa Chemical ha suscitato l’ira (anche) degli omofobi e questo non è un male, ma da qui a farli diventare le icone LGBT+ dell’anno ne passa di acqua sotto i ponti. Anche perché rimane un bacio con dietro degli interrogativi sul consenso.

 

Fonte: RaiNews

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