Avanti un Altro pure di sera ha censurato il concorrente Ruggero Freddi, conosciuto al pubblico con il nome d’arte di Carlo Masi, nella messa in onda di domenica 9 maggio 2021. Il game show condotto da Paolo Bonolis, che ha sostituito nella prima serata domenicale di Canale 5 Live non è la d’Urso, pare essere di nuovo al centro delle polemiche.
Non troppo tempo fa, infatti, è andato in scena un disgustoso siparietto omofobo tra Bonolis e il concorrente Esposito Aniello. A distanza di nemmeno un mese, dunque, eccoci qui a parlare di nuovo della stessa trasmissione e sempre per qualcosa che è andato contro le persone LGBT+. In questo caso specifico, nel mirino sembrano esserci finite le persone trans.
Prima di vedere nel dettaglio cosa è successo, ci teniamo a segnalare che è inaccettabile quello che è accaduto. Si parla tanto di libertà di parola in questo ultimo periodo e poi, invece, si censura un saluto alle persone trans. Vogliamo ben sperare che il taglio in questione fatto dalla regia di Avanti un Altro sia stato dettato dai così detti “tempi televisivi”. Anche se, come scrive Ruggero Freddi, se ci sono dei tempi da rispettare si poteva tagliare qualcos’altro di meno importante e superfluo.
Censurato il saluto alle persone trans di Ruggero Freddi ad Avanti un Altro
Libertà di parola, ma solo quella che conviene ci verrebbe da scrivere. Di seguito, infatti, trovate il post Facebook di Ruggero Freddi in merito alla censura sul suo saluto alle persone trans. L’artista, infatti, ha accusato il programma di Canale 5 Avanti un Altro di aver tagliato il pezzo dove salutava le persone trans. Nello specifico, augurava a loro di terminare presto il percorso e di realizzare il desiderio di esprimere esteriormente il sesso che sentono da sempre come il proprio. Un gesto per dare spazio a chi, troppo spesso, viene dimenticato e lasciato in un angolo dalla società.
Come avete potuto leggere, il concorrente in questione ha anche fatto presente che non è la prima volta che gli capita una cosa simile. Sarebbe bello che Paolo Bonolis, o qualche preposto del programma in questione, intervenisse e facesse chiarezza sul perché ha deciso di tagliare, tra tutto quello che si poteva tagliare, proprio quel pezzo.
Simone D’Avolio