Continua l’appuntamento settimanale alla scoperta delle bandiere del Pride, in particolare della bandiera drag.
Cosa significa drag queen?
Una drag queen è una persona, in questo caso di genere maschile, che si veste con abiti del genere opposto per spettacolo. Solitamente i tratti femminili sono estremizzati e il personaggio che viene creato non è volutamente realistico. L’equivalente del genere opposto (persona di genere femminile che si veste in abiti maschili per spettacolo) si chiama invece drag king.
Non tutte le persone che praticano l’arte drag sono necessariamente parte della comunità LGBT+, ma molto spesso ne fanno parte e soprattutto gli spettacoli drag sono molto cari alla comunità LGBT+. In particolar modo, l’arte drag va per sua natura a ribaltare e a mettere in discussione i ruoli di genere, a quello che la società ci impone rispetto al nostro sesso biologico. Per questi motivi, è stato deciso di inserire la bandiera drag all’interno di questa rubrica dal titolo “I colori del Pride“.
La prima bandiera drag
La prima bandiera drag viene creata nel 1999 da Sean Campbell e viene chiamata anche Feather Pride Flag. L’elemento fondamentale è la fenice, che rappresenta la rinascita e la passione della comunità drag, soprattutto per cause molto importanti.
La seconda bandiera drag
La nuova versione della bandiera drag invece è stata creata nel 2016 dalla drag queen Veranda L’NI. La bandiera ha tre bande verticali, con al centro una corona e delle stelle. Il viola rappresenta la resistenza delle drag queen, il bianco il corpo e la faccia (che le drag utilizzano per creare i personaggi). Il blu è simbolo di espressione personale e anche di lealtà. La corona rappresenta la leadership nella comunità LGBT+ e le stelle sono simbolo delle varie forme dell’arte drag.
Fonte: robadadonne.it