fbpx

Coppia gay respinta all’ingresso in un locale di Napoli

Discoteca di Napoli vieta ingresso a coppia gay

In una famosa discoteca di Napoli pare che sia stato vietato l’ingresso a una coppia gay, con la scusa che gli uomini possono entrare solo se sono accompagnati o in coppia con una donna. Ennesimo episodio di omofobia o semplice selezione all’ingresso? La linea di confine potrebbe essere sottile o forse, in questo caso, no. Sembra infatti, che nel locale in questione l’entrata fosse prevista a coppie. Solo che per loro, a quanto pare, la coppia è solo quella “tradizionale” e quindi formata da un uomo e una donna.

A molti di noi, me compreso, è capitato di essere respinti all’ingresso di una discoteca (etero) perché non accompagnati da una donna o perché all’interno del gruppo la presenza maschile era più numerosa rispetto a quella femminile. Purtroppo questo è un criterio che veniva usato e che ancora tutto oggi, a quanto pare, viene utilizzato da alcuni locali. La famosa “selezione all’ingresso” che va oltre a come si è vestiti. Questo metodo, infatti, pare venga attuato dai locali per evitare eccessiva presenza di uomini. Se ci fermiamo un attimo a pensare, però, questa regola è alquanto antica e anche un po’ priva di fondamento oltre che retrograda.

Coppia gay respinta in una discoteca di Napoli: la denuncia dei due ragazzi su Tik Tok

La coppia gay che è stata respinta in una famosa discoteca situata in Via Coroglio a Napoli avrebbe denunciato l’accaduto su Tik Tok. Nel video che potete trovare su “Napoli Today“, fonte dalla quale ci rifacciamo per l’articolo, i ragazzi spiegano la loro disavventura e uno dei due prova a fare un po’ di ironia dicendo: “Non c’è nulla da fare, per entrare in un locale devo diventare etero“.

Simpatico il tentativo di fare dell’ironia e, forse, per non darla vinta agli omofobi è anche giusto così. Una buona arma. Il problema è che siamo di fronte all’ennesimo atto di discriminazione e di omofobia vero e proprio. Inoltre, la differenza tra le persone e i locali LGBT+ è proprio questa: i locali LGBT+ e noi non vietiamo l’ingresso a nessuno. L’unica regola è che chi ha accesso non sia omofobo e discriminatorio. Questa è inclusione. Quella che invece sembra sia stata utilizzata da questo locale di Napoli è esclusione. Una grande e nemmeno troppo sottile differenza.

 

 

Fonte notizia: NapoliToday
Fonte immagine copertina: Corriere Romagna (che non c’entra con l’accaduto)