L’Italia che ci piace
In un momento dove tutti abbiamo bisogno di aiuto e dove purtroppo ci sono persone che soffrono situazioni di violenza, indigenza e maggiori discriminazioni dovute solo al loro orientamento sessuale, Napoli ci dimostra con fatti (non parole) che nessuno deve essere lasciato indietro.
Si apprende da Il Mattino di oggi che “la giunta ha disposto di effettuare un prelievo di ottomila euro dal fondo di riserva per acquistare arredi per la sede del Comune di Parco Carelli dove sono da poco terminati i lavori per l’agibilità. «Occorre affiancare un’azione concreta e urgente per offrire, nelle prossime settimane, alle persone LGBT+ vittime di violenza o in gravi situazioni di disagio, abbandono e indigenza una disponibilità immediata di un ricovero temporaneo. Questa sede, che fa riferimento all’assessorato alle Pari Opportunità, si trova a Posillipo in uno dei quartieri più belli della città. È un segnale luminoso di cultura dell’inclusione averlo scelto come sede» dicono gli assessori Menna e Panini.”
Napoli non è nuova ad atti sociali del genere come “il panaro solidale”, e soprattutto è una città dove l’inclusione/accettazione delle persone LGBT+ ha una lunghissima storia, vi consigliamo di leggere questi articoli qui e qui per approfondire – tra alti e bassi da analizzare per bene – e siamo felici che questa volta la bella Partenope abbia dato qualcosa di cui parlare a tutti quei falsi perbenisti che snobbano il Sud del nostro Paese e poi ci vanno strisciando solo quando si tratta di racimolare voti politici.
Ben Fatto Napoli.