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“Non ci sono più i maschi di una volta” e altri fantastiche affermazioni del bigotto moderno

Nell’ultimo periodo, girando per i social, i nostri cari bigotti hanno iniziato ad avere poca fantasia nelle argomentazioni. È infatti sempre più frequente notare queste persone lamentarsi per una sola e unica cosa: non ci sono più i maschi di una volta.

Alcune persone si soffermano semplicemente sui vestiti o accessori dicendo che non hanno nulla di mascolino. Altri dicono che l’uomo non deve chiedere mai e che non deve stirare o fare le faccende di casa perché le “si abbassa l’eros”.

I più fantasiosi affermano che essere non binari o far semplicemente parte della comunità Lgbtq+ è una moda. Il premio Nobel però va a chi ci vede come una sottospecie di mostri e che come ragione di vita ha deciso di tenerci lontani dai bambini per non traumatizzarli.

Cari bigotti chiariamo un po’ le cose

  • I maschi di una volta non sono spariti, si è più comprensivi. Un uomo che aiuta la moglie non fa eccitare di meno (vi assicuro che è stato detto non sto smettendo di ridere da allora);
  • I maschi che decidono di tingersi le unghie o mettersi una gonna non sono meno maschi se si definiscono comunque uomini. Se la società ha accettato che la donna possa uscire con i pantaloni, non vedo perché un uomo non possa indossare una gonna;
  • Un uomo che si trucca non è obbligatorio che sia gay. Ho conosciuto uomini fidanzati con donne che mettevano il mascara o la matita nera. Alcuni invece utilizzano il correttore o il fondotinta per coprire le imperfezioni, ma non li rende meno maschi;
  • Una persona non binary non è gay per forza. Questo perché orientamento sessuale e identità di genere sono due cose completamente diverse;
  • Essere LGBT+ non significa fare parte per forza della comunità. Non tutti partecipano ad eventi o Pride. Tutto questo perché non siamo tutti* uguali e non ci hanno formato con lo stampino. Così come non tutti i cristiani sono praticanti e vanno a messa;
  • Essere LGBT+ non è moda ci si nasce e basta, perché, cari miei, nessuno vuole essere discriminato per moda

 

Raph