Scritta omofoba con svastica al seguito sulla facciata di una costruzione di servizio in Largo Azzurri d’Italia a Desio, in provincia di Monza Brianza. Lo scempio a caratteri cubitali è apparso lo scorso 27 gennaio, proprio nel giorno della Giornata della Memoria. A quanto pare, dunque, gli attori che hanno realizzato ciò o non hanno memoria o, forse, non hanno mai aperto un libro. Non solo di storia eh. In generale proprio.
“No ai gay, bruciateli“. Questo è quello che ignoti hanno deciso di scrivere in una zona del paese della Lombardia sopracitato. Nel mentre tutta Italia quel giorno celebrava l’olocausto e l’omocausto, alcuni “ignorantelli” e “nazi-fascistelli” del luogo, giusto chiamare le persone con il proprio nome a volte, hanno pensato bene di sfregiare una costruzione e soprattutto la memoria di milioni di vittime che il nazi-fascismo ha fatto durante la seconda Guerra Mondiale.
Scritta omofoba con svastica a Desio (Monza – Brianza): “No ai gay, bruciateli”
La scritta omofoba con svastica apparsa a Desio, in provincia di Monza – Brianza, ha scaturito l’indignazione della comunità LGBT+ locale e di molti cittadini. Pare che, addirittura, anche alcune fazioni politiche della cittadina in questione siano insorte. Le associazioni arcobaleno locali hanno denunciato il gesto.
L’area in Largo Azzurri d’Italia è stata ripulita e la scritta sulla facciata rimossa. Tutto questo non basta e la nostra comunità lo sa. Nella giornata di sabato 29 gennaio, infatti, pare che la Rete Brianza Pride si sia data appuntamento a Desio per mobilitarsi. Un modo per far notare il proprio disappunto su quanto accaduto e per dire basta a omofobia e nazi-fascismo.
Purtroppo quanto accaduto dimostra che in Italia è ancora troppo vivo il nazi-fascismo e che l’omofobia imperversa in modo molto forte tra le persone. La soluzione concreta sarebbe quella del DDL contro l’Omostransfobia. Purtroppo il Parlamento ha preferito riderci e applaudirci su. Hanno detto che tale Disegno di Legge limitava la ‘libertà di espressione e pensiero’. A me, questa scritta, non sembra un pensiero.
Fonte: MilanoToday
Simone D’Avolio