La mente umana pensa 24 ore al giorno, ininterrottamente. Dalla qualità dei nostri pensieri dipende la qualità della nostra vita. Perché le emozioni che proviamo, belle o brutte che siano, nascono da ciò che pensiamo più che da quello che viviamo.
Secondo alcune ricerche, sembrerebbe che la mente umana elabori in media 70 mila pensieri al giorno. Ecco perché ricercatori, scienziati e filosofi concordano nell’affermare che non esiste niente di più importante e potente dei pensieri.
Tutto ciò che facciamo, qualsiasi attività cui dedichiamo – anche quando poltriamo e persino quando dormiamo – ha una colonna sonora che non smette mai di sussurrarci parole nella testa. Questo brusio di fondo ci accompagna nelle nostre scelte, genera emozioni e plasma la nostra esistenza.
Già nel XVII secolo Pascal affermava: “Oggi ti trovi dove i tuoi pensieri di ieri ti hanno portato. Domani sarai dove i tuoi pensieri di oggi ti porteranno.” In effetti, siamo quello che pensiamo e la nostra vita altro non è che il risultato (o la conseguenza) di pensieri che abbiamo tradotto di azioni, comportamenti e decisioni.
Cambiare i nostri pensieri (anche il modo in cui “pensiamo” ed elaboriamo i nostri ricordi, le nostre speranze e aspettative future) ci permette di adottare prospettive diverse e quindi di modificare emozioni e comportamenti.
Pensare non è qualcosa che ci capita. È qualcosa che facciamo noi, ma il più delle volte non ne siamo consapevoli. Così lasciamo che la nostra mente agisca come una sorta di pilota automatico, dirigendoci in una direzione anziché un’altra, senza alcun (apparente) controllo da parte nostra.
Ovviamente esistono realtà oggettive che ci fanno gioire o ci rattristano, eppure la mente umana è capace di avvilirci anche in situazioni obiettivamente positive o farci ritrovare il sorriso in altre estremamente negative.
In questi giorni così difficili di isolamento in cui abbiamo tanto tempo per pensare, saperlo fare in maniera costruttiva e intelligente può letteralmente salvarci la vita. Possiamo scegliere di subire quello che ci sta accadendo oppure possiamo ideare o inventarci qualcosa che ci aiuti ad andare avanti con consapevolezza, resilienza e responsabilità (intesa come abilità nel rispondere agli eventi).
La scelta non spetta alla nostra mente, spesso pigra, inaffidabile e tendente alla negatività. Spetta a noi. E noi non siamo (solo) la nostra mente. Siamo molto di più.
Alessandro Cozzolino, life coach