Non parleremo del libro del Generale Roberto Vannacci, perché sinceramente non ci va di dargli ancora più visibilità, né tantomeno abbiamo comprato o compreremo “Il mondo al contrario“. Eventualmente ci si potrebbe fare un pensierino qualora il prezzo della carta igienica dovesse superare quello del libro, per avere una alternativa valida da poter utilizzare in caso di bisogno. Con questo articolo preferiamo focalizzarci sulle persone che lo appoggiano e sostengono le sue idee come Matteo Salvini. Vorremmo analizzare un passaggio in particolare per farvi capire quanto potrebbe essere pericoloso per la sicurezza della nostra società, soprattutto per le donne, spalleggiare determinati pensieri.
Certe parole rischiano di essere il preludio alla violenza mentale, fisica e sessuale: Chi appoggia le idee di Vannacci è inconsapevolmente complice di qualsiasi tipo di ferocia
Pare che Vannacci, oltre ad attaccare e insultare gli immigrati e le persone LGBT+ (strano, la comunità queer non la attacca mai nessuno), abbia scritto nel suo libro, o quanto meno lasciato intendere, che le donne sono inferiori agli uomini in quanto donne. Questo pensiero non è solo grave, ma è pericoloso. Proprio da pensieri simili, infatti, sono poi seguite violenze mentali, fisiche e sessuali, fino a sfociare in femminicidi.
Non stiamo scrivendo che il Generale potrebbe fare o che abbia fatto tutto questo, ci mancherebbe. Semplicemente, analizzando le diverse situazioni, si può presupporre che avere questi pensieri e appoggiare certe ideologie, rischia di far sentire autorizzati gli uomini a compiere violenze verso le donne. Determinate parole, spesso, sono il preludio alla violenza e appoggiarle rischia di agevolare certi comportamenti anziché fermarli. Quante volte, sentendo raccontare le storie di violenze sulle donne, prima di arrivare alle botte l’uomo chiamava la donna “tro*a”, “Cag*a”, “Putt*ana” o venivano dette frasi del tipo: “Non vali niente!” “Non sei niente!” Tantissime volte. Forse troppe. Quasi sempre si potrebbe azzardare.
Le parole, spesso, sono il preludio alla violenza
Queste parole vengono dette perché l’uomo continua a vedere la donna come se fosse inferiore e come se non avesse, o non dovesse avere, gli stessi diritti. Infatti, è curioso che il Ministro dell’Infrastrutture, nonché vice Premier, abbia chiesto la castrazione chimica per chi ha commesso lo stupro di Palermo, per poi appoggiare la misoginia di Vannacci sulle donne. Come pensa di difendere e tutelarle le donne se appoggia chi dice parole che spesso sono il preludio alla violenza nei confronti proprio delle donne? È un controsenso, oltre che ipocrita, rilasciare queste dichiarazioni solo per avere qualche consenso in più che si potrebbe tramutare in una manciata di voti alle Europee. Anche Oscar Wilde lo diceva: “Un uomo che moraleggia è di solito un ipocrita”.
Se davvero il leader della Lega (Nord) vuole tutelare le donne, come millanta, dovrebbe cominciare con il prendere le distanze da quanto sostiene Vannacci. È dalle parole che inizia la violenza ed proprio dalle parole che bisogna iniziare a fermare la violenza. Diversamente, si rischia di essere complici di qualsiasi ferocia che viene compiuta. Non lo diciamo noi, ma i fatti che le donne hanno raccontato quando hanno subito violenze.
Salvini sostiene il Generale Vannacci e il Partito Gay LGBT+ chiede l’intervento di Mattarella
Sostenere le parole di Vannacci è la dimostrazione di non capirci nulla. Non che Salvini abbia mai dimostrato di capirci qualcosa, sia chiaro. A tutto, però, sembra esserci un limite. Questo limite, secondo il portavoce del Partito Gay LGBT+ Fabrizio Marrazzo, pare si sia superato abbondantemente. Di seguito, infatti, troverete le sue dichiarazioni in merito a questo caso che sta tenendo banco in Italia da giorni.
“Il sostegno del Vicepremier Salvini a Vannacci è inaccettabile. Il libro ‘Il Mondo al Contrario’ è una versione moderna del Mein Kampf di Hitler, che con tesi antistoriche ed antiscientifiche, giustifica l’omobitransfobia, il razzismo e le tesi Anti-Ambientaliste. Un testo che rievoca in chiave moderna le tesi discriminatorie e pericolose del fascismo e del nazismo, evocando complotti di una non meglio definita Lobby Gay come facevano Hitler ed i Nazisti con gli ebrei.
Pertanto, se Salvini non chiarisce di essere contrario a quanto espresso nel libro di Vannacci, in merito alla discriminazione ed alle frasi omofobe e razziste, chiediamo al Presidente Mattarella di revocargli l’incarico in quanto non rispetta la costituzione su cui ha giurato. Infine, sempre al presidente Mattarella facciamo appello affinché Vannacci sia licenziato in quanto non può ricoprire un incarico pubblico”.
Fonte: Repubblica
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