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The L WORD: Generation Q…. Sì, ci eravate mancate!

The L Word Generation Q

“The L Word: Generation Q” è una serie televisiva drammatica statunitense creata da Ilene Chaiken e prodotta da Showtime trasmessa dall’ 8 dicembre 2019. È il sequel di The L Word, andata in onda sempre su Showtime dal 2004 al 2009.

The L Word ha rivoluzionato una generazione e The L Word Generation Q nasce per rivolgersi a quella di oggi.

E lo fa senza lasciarsi alle spalle chi l’ha resa speciale. Al punto che Katherine Moennig (Shane), Jennifer Beals (Bette) e Leisha Hailey (Alice) sono anche produttrici esecutive.

Bette, Alice e Shane, Tina (per la felicità di molte) tornano vestendo i vecchi abiti. Sono ancora donne ambiziose, di successo, forti e vulnerabili allo stesso tempo. La sessualità per loro non è un accessorio. Rinnovano il loro insegnamento su cosa significhi essere donne, lesbiche, madri, lavoratrici, in una società che non riesce a capire neanche cosa significhi la “Q” di Queer del titolo (e non solo).

The L Word: Generation QAmbientata oltre dieci anni dopo gli eventi di The L Word, la serie vede le quattro veterane  affiancate da un buon numero di volti nuovi: Dani Nùñez (Arienne Mandi), Micah Lee (Leo Sheng), Finley (Jacqueline Toboni), Sophie Suarez (Rosanny Zayas) e Gigi (Sepideh Moafi).

Showtime ha già ordinato la seconda stagione di The L Word Generation: Q. L’annuncio arriva il 13 gennaio 2020 in occasione del Winter Press Tour, ancor prima della messa in onda dell’ultima puntata della prima stagione. Come dichiara infatti il Presidente di Entertainment, Showtime Networks Inc., Gary Levine, THE L WORD: GENERATION Q ha preso la nostra serie originale che è stata venerata e rinvigorita per una nuova generazione e una nuova era. Il risultato è stato uno spettacolo che piace a tutte le generazioni per la sua rilevanza, la sua impavidità, la sua emozione e il suo divertimento. Non vedo l’ora di vedere cosa Marja, insieme a Ilene e questo talentuoso ensemble, offrirà per la seconda stagione.”

The L Word ci ha insegnato che tutti hanno diritto ad avere un posto nella società. Che anche a “noi” spetta di diritto. Che non bisogna farsi intimidire e che si può puntare in alto, molto in alto. Senza aver paura di avere le vertigini. Perché l’importante è non guardarsi mai indietro. E’ più spaventoso e “pericoloso” rimanere con in piedi piantati a terra nel passato, a volte, piuttosto che guardare avanti, in alto. Perché è proprio lì che si può e di deve mirare. Perché in alto sì, si può arrivare.

The L Word Generation Q farà lo stesso per la nuova generazione.

Ispirare.