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Chi ci odia è un infiltrato che approfitta della Chiesa: lo dice Papa Francesco, fatevene una ragione

Papa Francesco non le manda a dire. Chi odia le persone LGBT+ e approfitta della Bibbia e della Chiesa per discriminare o seminare odio contro le persone arcobaleno è un “infiltrato”. Sostanzialmente, quindi, sta dicendo ai vari Pillon e alle associazioni come ProVita che non sono dei veri Cristiani come invece millantano. Il Santo Padre lo ha detto nel documentario Amén, disponibile anche su DisneyPlus. Bergoglio, infatti, ha risposto a delle domande di Jordi Évole e Màrius Sánchez. Ha trattato diversi argomenti. Noi, però, esamineremo solo la parte relativa e che interessa alla nostra comunità.

Con buona pace di Pillon, ProVita e tutte le altre persone o associazioni che discriminano la comunità LGBT+, sfruttando la Bibbia e la Chiesa, a Papa Francesco non piacete e non vi ritiene nemmeno dei veri Cristiani. Fatevene una ragione. Ci dovete stare. Se come dite, infatti, per voi la parola della Chiesa è incontestabile, allora lo dovrebbero essere anche queste del Santo Padre. Lui sta, di fatto, prendendo le distanze da chi odia in modo seriale e immotivato. Esattamente come voi. Non è che si può ascoltare il Papa solo quando conviene e fa comodo. Dunque, prendetene atto.

Papa Francesco sempre più aperto alle persone LGBT+ e definisce “infiltrati” chi sfrutta Bibbia e Chiesa per discriminare

Per Papa Francesco le persone che sfruttano la Bibbia per discriminare gli LGBT+ sono “infiltrate” nella Chiesa. Secondo il Santo Padre, infatti, approfittano della Chiesa per un loro torna conto personale e perché sono persone infelici. Come dargli torto? Abbiamo molti esempi, soprattutto qua in Italia. Dopo un doveroso preambolo, leggiamo insieme le parole di Bergoglio.

“Ogni persona è figlia di Dio, ogni persona. Dio non rifiuta nessuno, Dio è padre. E io non ho diritto a cacciare nessuno dalla Chiesa. Non solo, il mio dovere è di accogliere sempre. La Chiesa non può chiudere la porta a nessuno. A nessuno.”

Francesco, quindi, critica quanti, con la Bibbia come riferimento, promuovono discorsi di odio e giustificano l’esclusione dalla comunità ecclesiale del movimento LGBT+

“Queste persone sono infiltrati che approfittano della Chiesa per le loro passioni personali, per la loro ristrettezza personale. È una delle corruzioni della Chiesa“.

Come la prenderanno, adesso, tutti quelli che ogni volta che si parla di diritti LGBT+ postano versi della Bibbia? Pentitevi, peccatori!

 

 

Fonte: Il Fatto Quotidiano