fbpx

Questa destra vuole un’Italia violenta, povera, intollerante e che scappa senza pagare il conto

Governo Meloni non prende distanze dalla violenze su donne, LGBT+, migranti e persone povere. Questa è l'Italia che vuole questa destra: uno Stato violento

Sicuramente non ci aspettavamo che il Governo Meloni avesse posizioni o parole di vicinanza nei confronti delle “minoranze” che quotidianamente e costantemente vengono attaccate. Il silenzio assordate sulle ultime vicende, però, ci sembra un po’ eccessivo. In particolare perché la Presidente del Consiglio sostiene che l’Italia è un Paese civile e che da quando c’è lei lo è e lo diventerà ancora di più. Beh, vorremo far presente alla leader di Fratelli d’Italia (o sorelle d’Italia) che se i presupposti sono questi il nostro Stato diventerà incivile in poco tempo e a tutti gli effetti.

Saldare il conto a chi scappa senza pagare non è un gesto di altruismo o che dà una lezione ai “furbetti”. È un atto che rischia di agevolare i comportamenti da parte dei lestofanti. Non a caso, proprio qualche giorno fa, a Como è successa una cosa analoga. Una coppia è scappata senza pagare il conto e quando è stata raggiunta dal proprietario del locale, i due giovani hanno pensato bene di malmenarlo. Come dice una anziana signora delle mie parti: “Vedere fa, saper rifà” (una sorta di guarda e impara). Effettivamente, se  hanno avuto l’esempio che se fai così il conto te lo paga lo Stato, nella persona di Meloni, non ci dobbiamo meravigliare se poi succedono queste vicende. Quell’esempio hanno avuto e quell’esempio hanno messo in pratica.

Inoltre, non prendere posizione contro le parole di Vannacci non è una questione ideologica, è un modo per autorizzare le violenze (in particolare verso donne, immigrati e LGBT+) verbali e fisiche. Non scrivere nemmeno due righe sui Social in merito allo stupro di Palermo e/o sulla vicenda di Caivano, infine, rischia di renderti inconsapevolmente complice di quegli atti. Forse è proprio questa l’Italia che vuole disegnare questa destra: violenta, intollerante, povera e in mano ai “furbetti”.

Video in sostegno degli stupratori di Palermo e persone LGBT+ da bruciare: Il Partito Gay LGBT+ lancia l’allarme a Meloni

Che L’Italia stia diventando un Paese sempre più violento è sotto gli occhi di tutti, anche di chi lo nega perché soggiogato e manipolato dalla comunicazione politica propagandistica di Meloni.  A lanciare l’allarme, tra i primi, è stato proprio il Partito Gay LGBT+ Solidale, Ambientalista e Liberale con il portavoce Fabrizio Marrazzo. In rete, infatti, circola un video di giovanissimi che sostengono gli stupratori di Palermo e che incitano a bruciare vive le persone LGBT+. Questa, cari sostenitori di questa destra reazionaria, non è libertà di parola o di espressione. È, semplicemente, istigazione all’odio e alla violenza. Non serve una laurea in lingua italiana per capire la differenza tra le due cose. Per tale motivo, anche chi fa finta di non capire la differenza per “partito preso” rischia di essere complice delle violenze passate, presenti e future.

Le parole di Marrazzo di PG SAL in merito a questo video e a tutto quello che sta succedendo nelle ultime settimane in Italia sono state queste:

“Il video dei giovani adolescenti che dicono che le persone LGBT (lesbiche, gay, bisex e trans) possono bruciare tutte per poi sostenere gli stupratori di Palermo sono solo la punta dell’iceberg dell’odio che cova in molti giovani. Ricordiamo tutti i video in cui Giorgia Meloni diceva, oltre ad essere donna e cristiana, che avrebbe fermato ogni formazione contro l’omobitransfobia nelle scuole chiamandola teoria gender. Purtroppo, vediamo i primi risultati di uno sdoganamento dell’odio verso LGBT+ e la totale assenza di formazione alla affettività nelle scuole, servono subito piani di sensibilizzazione per tutte le scuole per arginare questo odio. Meloni ci dia risposte”.

Concludiamo lasciandovi con un’altra riflessione. È curioso come adesso che sono al Governo la Ministra Roccella pare voglia fare formazione nelle scuole per spiegare il sesso. Sono anni che viene chiesto che nelle scuole si possano educare i ragazzi in tal senso. Il tutto, tra l’altro, con l’ausilio di docenti preparati sull’argomento. Questa destra reazionaria, quando era all’opposizione, ha sempre detto di no. Diceva, ve lo ricorderete anche voi, di lasciare in pace i bambini, che era teoria gender (che non esiste) e bla bla bla. Adesso, invece, pare che vogliano mandare nelle scuole un pornoattore. Sembra sempre più evidente la non capacità nel gestire situazioni critiche e la non adeguatezza nell’amministrare uno Stato.