Il Coronavirus e quegli infermieri del policlinico Cisanello di Pisa che ballano “Redefinition” del duo danese “Infernal” per augurare buona Pasqua.
Il Covid-19 è diventato una pandemia e, infatti, vede costretti in casa più di un miliardo di persone.
In Italia, in particolar modo, è più di un mese e mezzo che siamo in quarantena.
Purtroppo, il distanziamento sociale a cui porta questo virus, non ci permette di avere quel tocco di spensieratezza e di sorriso a cui siamo abituati.
Per questo motivo, oggi, vogliamo raccontarvi l’idea che hanno avuto questi infermieri.
Per augurare buona Pasqua, alcuni operatori sanitari del reparto di Malattie Infettive dell’ospedale Cisanello di Pisa, hanno voluto ballare sulle note di “Redefinition”.
Come viene riportato da “Gay.it“, in piena emergenza Coronavirus, questi infermieri hanno voluto regalare qualche minuto di spensieratezza e allegria.
Coronavirus: Gli infermieri del Cisanello di Pisa ballano sulle note di Redifinition. Il video!
Il Coronavirus non ferma il buono umore di alcuni infermieri di Pisa che si mettono a ballare Redefinition.
Il brano è del 2009 del duo danese dal nome “Infernal” che, un anno dopo, divenne famoso nella comunità LGBTQ+ italiana.
Grazie alla storica e mitologica sigla de Il “Mamamia” danzata dall’allora madrina della serata Regina Miami, infatti, divenne un inno per le persone arcobaleno.
La coreografia del locale gay di Torre del Lago (in provincia di Lucca), a distanza di dieci anni, è arrivato tra le corsie dell’ospedale di Pisa.
Alcuni infermieri del reparto di Malattie Infettive del policlinico Cisanello, nello specifico, hanno voluto ballare quella coreografia sulle note della canzone divenuta gay-friendly per antonomasia.
Il video, ovviamente, è divenuto virale in poco tempo ed in particolar modo tra il popolo LGBTQ+.
In questo momento storico così difficile è bello vedere che i nostri “eroi in corsia“, riescono a regalarci un sorriso e qualche minuto di spensieratezza.
È ancor più bello che lo facciano con una delle canzoni simbolo della comunità LGBTQ+ d’Italia che quest’anno compie 10 anni.
Un modo per sentirci davvero tutt* più vicini anche se distanti, un messaggio di totale inclusione e che vuole azzerare ogni tipo di discriminazione.
Simone D’Avolio