fbpx

Povia sta scrivendo un brano per dire che l’omofobia non esiste (Il post Facebook). Il DDL Zan lo ferma?

Povia scrive una canzone dicendo che l'omofobia non esiste e il DDL Zan non serva. Il suo post Facebook

Giuseppe Povia sta scrivendo una canzone a favore dell’omofobia. No, non stiamo parlando del brano “Luca era gay” che arrivò secondo al Festival di Sanremo nel 2009. Il cantautore (?) 48enne, infatti, con un post sul proprio account Facebook, che vi mostriamo di seguito, ha fatto sapere che sta scrivendo un pezzo dal titolo “Non esiste omofobia”. Una vera e propria mancanza di rispetto verso tutte le vittime LGBT+ che sono state discriminate, picchiate e uccise in quanto tali nel corso degli anni.

Dopo il grave episodio che ha visto coinvolta Malika, l’ex vincitore della kermesse sanremese non si è fermato e ha fatto anche dell’ironia proprio sul DDL Zan. Nel contenuto pubblicato sulla pagina Social, infatti, ha detto che se la canzone “Luca era gay” l’avesse portata ora, il Decreto contro l’omotransfobia gliela avrebbe bloccata. Ma magari, molti di voi staranno pensando. Purtroppo, però, sappiamo come è andata e come potrebbe andare.

Sebbene Povia e alcuni partiti sostengano il contrario, purtroppo tale DDL non bloccherebbe proprio nulla. A causa dell’articolo 4 proposto dal Centro-Destra e accettato dalla maggioranza dell’epoca PD-M5S, infatti, se una persona dice che un LGBT+ è malato in quanto tale non verrebbe redarguita. Per questo motivo ci viene da ipotizzare che, purtroppo, il cantautore in questione potrà scrivere questo brano senza troppi problemi. Addirittura potrebbe usare anche determinate parole molto offensivo come “froc*o” e “ricc*ione” senza che gli venga detto o fatto nulla. Attenzione: questo non significa che il DDL Zan non serve. Andrebbe semplicemente migliorato.

Povia sta scrivendo una canzone a favore dell’omofobia e pare andarne fiero: il suo post su Facebbok

CON LA LEGGE ZAN NON L’AVREI POTUTA CANTARE A SANREMO
Anche se vi dicono che non è vero, se ci fosse stata la “legge zan” la rai non avrebbe mai ammesso questo brano. Altro che libertà o costituzione. Ricordate il casino che fecero nel 2009? Volevano bloccare il festival, ci furono anche interrogazioni parlamentari. Da questo brano in poi mi hanno sempre ostracizzato e messo in cattiva luce per aver raccontato una storia d’amore possibile come tante.
Ero ‘politicamente scorretto’. Luca era gay, 2º posto a Sanremo, premio Stampa/RadioTv, Premio Mogol, disco d’oro e platino. Più di 100 concerti. Non ho mai fatto tanta Tv come in quell’anno, ero richiestissimo. Ora sto scrivendo un brano dal titolo “NON ESISTE OMOFOBIA“, secondo voi se passa la legge potrò cantarlo? O Rischio la denuncia perché smonto questa finta propaganda? O perché dico che “è la violenza che va condannata” senza distinzioni o differenze? Insomma il codice penale parla chiaro, l’articolo 61 tutela TUTTI. Se passa la legge i gay entrano nell’articolo 604Bis e diventano a tutti gli effetti una “razza” Fossi gay? Mi incaxxerei solo per questo.

Il DDL contro l’omotransfobia tutela davvero la comunità LGBT+ e potrebbe fermare questo brano di Povia?

La Legge Mancino che ha citato Povia nel suo post non funziona proprio come ha scritto lui. Essa sanziona e condanna gesti, azioni e slogan aventi per scopo l’incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali. Vedete? Non viene menzionata l’aggravante dell’omofobia ed è per questo che il Decreto contro l’omotransfobia è importante. Tale DDL, infatti, andrebbe semplicemente ad ampliare la Mancino aggiungendo, appunto, l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo.

Tuttavia, come spiegato qualche paragrafo sopra, resta un grande buco normativo se il DDL Zan venisse approvato così al Senato e diventasse realmente Legge. L’ Articolo 4 (ex Art.3), consentirebbe di dire che noi LGBT+ siamo malati ed inferiori, cosa che oggi almeno è vietata da alcuni regolamenti in tv, ed invece diventerebbe lecita sul piccolo schermo e a scuola, aumentando di fatto l’odio. L’Art. 7, invece, rende di fatto impossibile fare corsi contro l’omotransfobia nelle scuole. Ossia: oggi si possono fare solo con l’approvazione del consiglio di istituto, un domani servirà l’approvazione di tutti i genitori e docenti. Basteranno pochi contrari per bloccare qualsiasi corso contro l’odio verso la comunità arcobaleno.

Ci sembra di capire, insomma, che Povia e la sua canzone a favore dell’omofobia possano stare sereni, perché purtroppo potrebbe essere trasmessa regolarmente. Se il DDL Zan non viene migliorato, togliendo i 2 articoli di cui sopra, come viene chiesto dal Partito Gay la comunità LGBT+ può solo appellarsi al buon senso dei regolamenti televisivi e radiofonici affinché il suo brano che potrebbe incitare all’odio non venga trasmesso. Siamo tra il 12% e il 15% della popolazione italiana, non possiamo essere sempre gli ultimi della fila.

 

 

Simone D’Avolio