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Si diventa gay a causa dei vaccini. Parola di Quaresima.

Massimiliano Quaresima è un consigliere del XII Municipio che, staccatosi dal Movimento 5 Stelle, è passato al gruppo misto. Negli ultimi giorni il suo nome ha continuato a rimbalzare da un quotidiano all’altro a causa di alcune dichiarazioni che ha rilasciato in aula. Quaresima ha spiegato le ragioni dell’omosessualità e ne ha trovato la causa addirittura nei vaccini. Sì, perché Quaresima si è fatto portavoce di alcuni biologi da lui conosciuti personalmente che gli hanno spiegato come e perché si diventa omosessuali. Citando testualmente le sue parole, l’ex grillino ha spiegato che:

Questo è un discorso molto attuale, va sicuramente rivista questa situazione delle LGBTP, perché c’è anche una P che si è aggiunta ultimamente e che è PEDOSESSUALE (ovvero pedofilo, ndr). Qui si parla di orientamento sessuale, non si parla di amore che è una cosa diversa: si parla mi piace quella cosa che ha un corpo maschile o mi piace quella cosa che ha un corpo femminile. Quindi qui c’è sicuramente qualcosa che va rivisto e capito perché, se solo nel 1990 hanno derubricato l’omosessualità dalle malattie mentali, secondo me andrebbe rivisto il motivo perché è stato tolto e riapprofondire la questione. Oggigiorno io ho parlato con molti biologi e c’è un incremento esponenziale dell’omosessualità, a partire anche da persone molto giovani, quasi da bambini, insomma, adolescenti. E questo, diciamo, è stato spiegato, almeno da questi biologi, che potrebbe essere anche la vaccinazione. Dite <<che c’entra la vaccinazione???>> Purtroppo nei vaccini ci sono delle cellule di feti abortiti che, diciamo, modificano l’informazione. E’ un’informazione che, diciamo, entra nel corpo di questi bambini che si trasformano, praticamente.

Tralasciando le più che giuste considerazioni sulla padronanza della lingua italiana che, effettivamente, lascia non poco a desiderare, grazie all’informatissimo Quaresima, ci è quindi giunta notizia che nell’acronimo LGBTQ+ “abbiamo” aggiunto anche la P di Pedosessuale, cioè pedofilo. C’è da chiedersi cosa abbia a che fare la comunità LGBT+ con i pedofili, ma ormai da qualsiasi pulpito sembra si possa dire ciò che si vuole senza dover affrontare le conseguenze delle affermazioni che si fanno. E anche solo questo punto della sua dichiarazione non è solo grave e inaccettabile da ogni punto di vista, ma è anche la misura che ci spiega quanto Quaresima stia mettendo insieme parole a caso senza sapere cosa dice. Se fosse stato minimamente consapevole di ciò che stava dicendo, forse ci avrebbe pensato due volte e, in un paese normale e civile, avrebbe prima avuto un moto di vergogna e poi una piccola, ma significativa scarica di adrenalina in vista delle conseguenze di queste parole raccapriccianti, oscene e offensive.

Resta poi da capire chi siano questi biologi che lo hanno illuminato sulla questione vaccinale, perché sarebbe doveroso citarli e dar loro credito per queste interessanti teorie (per poi radiarli da qualsiasi mansione pubblica e/o sanitaria). Un conto è non avere modo di capire quale sia una fake news in mezzo al mare del web e tutt’altra cosa è rilasciare parole sconsiderate come quelle sopracitate, aggrappati con le unghie e con i denti al camice di questi presunti biologi. Ma per chiudere in bellezza, Quaresima ha anche puntato il dito nel passato gettando un’ombra sulla derubricazione dell’omosessualità dalle malattie mentali facendo l’occhiolino a chi, invece, vorrebbe ancora considerarla una malattia, un’aberrazione, un errore genetico.

Quaresima è quasi riuscito a rendere simpatici gli omofobi vecchio stampo, quelli che “io odio i gay” e che non riescono mai a spiegare il perché. Ha dato un senso di nostalgia a quell’omofobia che si fermava all’odio puro e ignorante e che, di certo, non aveva la pretesa di appellarsi a biologi veri o presunti pur di affermare la propria “superiorità biologica”. E’ inaccettabile che gente che ha a disposizione un pubblico si senta libera e in dovere di farsi scappare dalla bocca simili fesserie, frullando nello stesso discorso un’accozzaglia di omosessualità, pedofilia, vaccini e feti abortiti. Arriveranno poi le destre a difendere la “libertà di parola”, spiegandoci che chiunque è libero di dire le peggiori nefandezze. Ma chi ha qualcosa di sciocco da dire, allora che lo dica al bar o quando gioca a carte con i suoi amici. Non certo da una poltrona istituzionale, perché lì il livello dev’essere un altro. Deve essere degno. E qui di dignità ce n’è veramente poca. Anzi non ce n’è proprio.

Sono stati due consiglieri (Tommasetti e Salmoni) ad aver denunciato l’accaduto e pare non abbiano nessuna intenzione di lasciar cadere la cosa nel vuoto: chiedono che chi di dovere prenda provvedimenti. Proprio nel periodo in cui si sta lavorando per una legge contro le discriminazioni a tutela delle minoranze, è stato fatto un discorso che relega la comunità LGBT+ alla stregua di un manipolo di malati. Permettere che questo accada, non è garantire la libertà di parola, ma è accettare passivamente che chicchessia possa delirare senza che nessuno intervenga. E chi delira, si sa, scatena quella schiera di menti piccole e povere che, nel quotidiano e nel sociale, fanno danni irreparabili. E’ mai possibile che questo succeda ancora? E’ accettabile che nel 2020 il livello sia questo? C’è da riflettere seriamente. E c’è, soprattutto, da vergognarsi.