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L’orientamento sessuale è un affare pubblico o privato?

È sicuramente una delle questioni che genera maggiori controversie, dibattiti accesi e profondo disaccordo. C’è chi lo nasconde, chi “lo sbandiera ai quattro venti” e chi lo vive con estrema naturalezza. Ma chi ha ragione?

Senza girarci troppo intorno, la risposta è molto semplice: l’orientamento sessuale è un dato pubblico. Ecco perché. 

Fino a non molti anni fa, gli omosessuali e i bisessuali erano costretti a nascondersi onde evitare di finire vittime di aggressioni. Questo spiega la principale ragione per cui, ancora oggi, diversi non eterosessuali difendono a spada tratta l’idea secondo la quale l’orientamento sessuale sarebbe un fatto intimo e privato.

Mentre gli eterosessuali da sempre vivono pubblicamente e serenamente il proprio orientamento, per noi persone Lgbt+ sappiamo che ci sono diverse difficoltà da superare. Paura e vergogna continuano ad avere la meglio in molte realtà di provincia (ma non solo) altamente omofobe, tanto in Italia quanto all’estero. 

Se tutti avessimo la libertà di vivere con naturalezza il nostro orientamento — senza timori, senza discriminazioni, senza pregiudizio — nessuno si farebbe alcun problema nel dichiarare apertamente i propri gusti e le proprie preferenze in ambito affettivo e sessuale. 

È chiaro che la storia dello “sbandierare ai quattro venti” il proprio orientamento vale solo per noi persone Lgbt+. Nessuno dice di Rocco Siffredi o di Belén che sbandierano il loro orientamento sessuale. Lo dicono di noi quando partecipiamo al Pride o se camminiamo mano nella mano per strada o se sui social postiamo una foto insieme alla nostra dolce metà.

Ma allora è tutto pubblico? Assolutamente no. Con chi hai una relazione e cosa fai con lei/lui sono affari tuoi. Esattamente come per gli eterosessuali. Se un uomo ha una relazione con una donna, nessuno è tenuto a sapere necessariamente chi è quella donna, come si chiama, dove abita, quanti anni ha e cosa fanno a letto insieme. Quelle sono cose private. Ma che a un uomo semplicemente interessano le donne (e viceversa), no, non è una cosa privata. È un dato pubblico, lo è sempre stato e sempre lo sarà. 

Pertanto, la prossima volta che sentirai qualcuno dire che l’orientamento sessuale è una cosa privata, intima e personale, sappi che sta mentendo. Per una sola ragione: ha paura e si vergogna di dichiarare apertamente di non essere eterosessuale. Anche se non lo ammetterà mai. 

Alessandro Cozzolino, life coach