Nella terza puntata del serale di Amici 20, andata in onda sabato 3 aprile 2021 in prima serata su Canale 5, Arisa si è presentata con i baffi in studio. Maria De Filippi, ovviamente, non ha potuto fare a meno di notare questa singolare scelta della cantante lucana. Una trovata, questa, che sembra essere stata pensata in favore della comunità LGBT+. Visto anche le ultime vicende che sono successe, infatti, la coach del talent show pare abbia voluto lanciare un messaggio forte e chiaro.
Arisa, si sa, non è nuova nel fare e dire cose a favore delle persone arcobaleno e, soprattutto, in favore delle donne che vengono umiliate per l’aspetto fisico e non solo. A differenza di quello che è successo nella stessa giornata, dove ad Avanti Un Altro c’è stato un chiaro episodio di omofobia; Canale 5, questa volta, ha voluto dare un segnale di inclusione verso la comunità LGBT+.
Arisa con i baffi nella terza puntata del serale di Amici 20, il commento di Maria De Filippi
Arisa si è presentata con i baffi nella puntata di sabato 3 aprile di Amici 20 e se inizialmente ha detto, scherzando, che la colpa era delle estetista che sono chiuse, subito dopo ha voluto precisare che si era svegliata che si sentiva un po’ maschio e un po’ femmina e quindi ha deciso di non scegliere e di mettersi i baffi. Impeccabile la reazione della conduttrice Maria De Filippi che, a tal proposito, ha detto “Viva il genere umano“. Una frase che sembrava chiaramente rivolta alla comunità LGBT+ e che vuole far capire a tutti che non ci deve essere alcuna differenza di genere, ma solo parità.
Arisa: “(…) Dato che ero un pochino in forse stamattina, mi sentivo un po’ maschio e un po’ una femmina, ho optato per la non scelta (…)”
Maria De Filippi: “(…) Hai fatto bene: Viva il genere umano!”
Questa frase (cliccate qui per vedere l’estratto di cui ho scritto) è stata senza dubbio un forte segnale che la conduttrice ha voluto mandare in prima serata a tutti i telespettatori. Ora, però, è tempo di finirla di andare avanti con bei messaggi. È tempo, infatti, che il Governo mostri coraggio e riveda la Legge contro l’omotransfobia, per tutelare realmente le persone LGBT+, prima di approvarla al Senato al più presto.