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Aggressione a Porpora Marcasciano: l’ennesimo sintomo di una società malata

Ha fatto il giro della comunità LGBT+ italiana la notizia dell’aggressione di gruppo di matrice transfobica subita dalla storica attivista trans Porpora Marcasciano. Come riportato dalla stessa in un lungo resoconto pubblicato su facebook, il 24 aprile Marcasciano si è ritrovata accerchiata ed aggredita nella località di mare dove si trovava in villeggiatura.

La notizia ha comprensibilmente sollevato la solidarietà sia da parte dell’attivismo che da alcune istituzioni, solidarietà a cui si unisce assolutamente anche Gaypressit. In particolare, viene condannato non solo l’atto violento in se ma anche e soprattutto la matrice di odio transmisogino in cui questo episodio affonda le radici. Di conseguenza, alla solidarietà si mescola necessariamente la rabbia. Una rabbia che appare come una risposta più che giustificata alle ingiustizie e alle aggressioni che le persone trans continuano a subire e all’ansia e paura che inevitabilmente ne conseguono.

Aggressione Porpora Marcasciano: Non si ferma l’ondata d’odio transfobico

Come ogni anno ricordano le statistiche pubblicate in occasione del Trans Day of Remembrance, la vita delle persone trans in Italia e nel mondo non si è fatta più tranquilla. Anzi, negli ultimi anni la situazione sembra essere ancora più precaria. In particolare per le persone transfem, sex workers e non bianche. Ma anche essere un volto noto non protegge dall’odio, come ha dimostrato il caso di Porpora Marcasciano.

Quello che fa più rabbia è proprio questo. Se da un lato nell’ultimo periodo le persone trans sono diventate più visibili nella cultura di massa, le nostre vite sempre più adattate sul grande e piccolo, alle volte anche uscire di casa o andare in vacanza possono rappresentare un pericolo. Tutto questo, come ha dimostrato il dibattito attorno al DDL Omotransfobia, senza che l’odio venga considerato prioritario e da combattere anche sul piano legale.

Offriamo quindi di nuovo a Porpora la nostra solidarietà e appoggio. Purtroppo la situazione attuale lascia ben poco spazio all’ottimismo.

 

Fonti: Profilo facebook di Porpora Marcasciano; GLAAD