Nell’Ucraina devastata dalla guerra «ogni giorno può essere l’ultimo», e le coppie dello stesso sesso meritano «l’opportunità di creare una famiglia» riconosciuta dallo Stato, ottenendo i diritti già garantiti alle coppie sposate. Vediamo in che condizioni riversa la sua popolazione.
Guerra per la libertà: l’inizio
Dall’inizio della guerra, ucraini di ogni provenienza combattono per proteggere la loro democrazia e la loro libertà dall’invasione russa. Nonostante l’omotransfobia diffusa in Ucraina, da Febbraio si sono arruolati anche alcune persone LGBT+. Ma i matrimoni e le unioni civili tra persone dello stesso sesso non sono ancora riconosciuti nel paese, e questo ha causato particolari problemi alle persone LGBT+ che si arruolano. Per esempio, secondo la legge ucraina, se qualcuno in una relazione omosessuale muore, il suo partner non può raccogliere il suo corpo o seppellirlo.
Quindi, mentre le persone LGBT+ difendono coraggiosamente la democrazia e la libertà ucraine, i loro partner dello stesso sesso non hanno il diritto di prendersi cura di loro se succede qualcosa. È importante che le persone LGBT+ abbiano il diritto di vedere il proprio partner, prelevarne il corpo all’obitorio e di chiedere un risarcimento se necessario. Tutte le coppie sposate hanno questi diritti.
Guerra per la libertà: che speranze ci sono?
Ora c’è una possibilità concreta che tutto questo venga preso in considerazione: nel mezzo dell’invasione di Putin, una petizione formale che esorta il governo ucraino a legiferare a favore del matrimonio ugualitario ha raccolto il sostegno da parte del numero necessario di cittadini ucraini per far sì che il presidente la prenda in considerazione. Tuttavia, questo non garantisce alcuna modifica alla legge attuale.
L’articolo 51 della costituzione Ucraina definisce in modo specifico che il matrimonio è: “l’unione volontaria tra un uomo e una donna”. Di conseguenza la pratica è non solo vietata, ma incostituzionale. Dal 2015 si è tentato di lottare per ottenere un cambio legislativo, ma la promessa di elaborare una proposta di legge per la creazione di un’unione civile per le coppie formate da persone di sesso opposto e dello stesso sesso era prevista entro il 2017.
Identità di genere e sessualità in Ucraina
In Ucraina non si respira aria d’innovazione, anzi, si è rimasti ancora significativamente indietro: la transessualità, ad esempio, è classificata come un disturbo psichiatrico. La chirurgia di riassegnazione di sesso, invece, è legale, e dal Dicembre 2016 vengono rilasciati nuovi documenti d’identità prima dell’operazione, ed è attuabile per chi ha più di 25 anni. Dopo l’intervento chirurgico, però, le persone transgender devono sottoporsi a visite psichiatriche per due anni, data la classificazione come disturbo.
Per le coppie dello stesso sesso, in aggiunta, la legge vieta esplicitamente l’adozione (clausola 211 del codice della famiglia Ucraina). Restrizioni supplementari vengono applicate agli stranieri che vogliono adottare. Solo le coppie sposate formate da individui di sesso diverso sono autorizzate ad adottare bambini dall’Ucraina; ma i single possono adottare indipendentemente dall’orientamento sessuale. Grazie ad una petizione lanciata da Lenny Emson, però, ci è possibile unirsi ai cittadini ucraini per esortarla a dire sì e a legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Speriamo che il governo possa prenderlo finalmente in considerazione in questo periodo buio.
Leggi anche: Ucraina verso le unioni civili?
Aeden Russo