Il poliziotto Ryan Connolly pare essersi dimesso, prima dell’udienza, dopo che il Tribunale disciplinare ha confermato che l’uomo si scattava selfie con i cadaveri. Secondo quanto è emerso, pare che l’agente in questione mandasse fotografie dalla scena del crimine in gruppi WhatsApp di cui faceva parte. Il tutto, sempre da quanto apprendiamo, condito da frasi razziste, omofobe e sessiste. È verosimile ipotizzare che Connolly utilizzasse i propri selfie con i cadaveri per insultare LGBT+, donne e disabili.
Nel mentre in Italia non si sa cosa accadrà con certezza ai carabinieri di Piacenza che hanno picchiato e minacciato una persona transessuale, nel Regno Unito sembra esserci maggior pugno di ferro nei confronti di chi sbaglia. Anche se chi commette dei gravi errori appartiene alle forze dell’ordine. Apprendiamo, infatti, che l’Agente Ryan Connolly sarebbe stato comunque licenziato dal proprio ruolo per esseri fatto selfie con i cadaveri (anche minorenni), per poi inviarli su WhatsApp ad amici per deridere alcune minoranze.
Nel dettaglio, pare che Connolly abbia irriso una donna che si era rivolta alla polizia dopo aver subito violenza domestica. Non contento, inoltre, tra il 2016 e il 2017, sempre mentre era in servizio, scattò foto a persone affette da disagio psichico. Infine, altre immagini raffiguravano musulmani arrestati o uccisi. Se pensi che questo sia tutto, caro lettore, ti sbagli di grosso. Di seguito ti elenchiamo quello che l’agente pare abbia fatto e che è stato riportato da portali online del Regno Unito. Tieniti forte: è tutto molto raccapricciante.
Il poliziotto Ryan Connolly si scattava selfie con cadaveri e li inviava in gruppi WhatsApp: ecco cosa è stato trovato dalle chat
Secondo i documenti depositati presso il tribunale, l’agente Ryan Connolly ha iniziato a violare le regole della polizia, facendosi selfie con i cadaveri, a partire del 2014. Connolly è stato accusato di una serie di reati che hanno coinvolto principalmente i suoi telefoni cellulari Samsung personali. Il pannello disciplinare ha scoperto il poliziotto in questione ha scattato foto, o aveva immagini sul suo telefono, che non avrebbe dovuto avere e che le condivideva spesso.
Di cosa è stato accusato il poliziotto che si faceva selfie con i cadaveri
- Connolly aveva foto e grafica che erano grossolanamente razziste e una che ritraeva persone musulmane. Aveva anche l’immagine di un membro del Ku Klux Klan.
- Nel 2016 e di nuovo nel 2017, mentre era in servizio, ha scattato foto sul suo cellulare di uomini detenuti dalla polizia con poteri di salute mentale, che erano in ospedale, e le ha condivise tramite WhatsApp.
- Durante il servizio ha scattato e inviato una foto di uomini in ospedale in almeno due occasioni.
- Scattò foto di persone che erano state arrestate.
- Nell’ottobre 2015 ha scattato una foto, mentre era in servizio, a qualcuno che si era tagliato i polsi e l’ha condivisa tramite WhatsApp.
- Ha scattato una foto della parte posteriore di un collega e l’ha condivisa tramite WhatsApp.
- Nel 2016 ha inviato un messaggio grafico omofobico.
- Nel 2018 ha scattato foto di se stesso sulla scena di un omicidio dove era stato assegnato a guardia del cordone dopo che un adolescente era stato accoltellato a morte.
- Ha scattato foto alle vittime di reati, inclusa una scomparsa da casa, e ha condiviso i dettagli di una donna che si è rivolta alla polizia per chiedere aiuto sostenendo di aver subito violenza domestica.
- Altre immagini deridono i disabili.
Un bel curriculum insomma. Ah…quasi mi stavo dimenticando. Pare che sia anche stato scagionato dal tentativo di acquisire cannabis mentre era un ufficiale in servizio. That’s all.
Simone D’Avolio
Fonte: The Guardian