Meno di una settimana ci separa dall’inizio delle Olimpiadi di Tokyo 2020 e a questa edizione spetta il record di atleti LGBT+ presenti. Rimandate per Covid-19, quest’anno si svolgeranno, per la prima volta nella storia, senza alcun spettatore sugli spalti a causa dell’andamento della pandemia in Giappone. In compenso, però, ci sarà il record di atleti rainbow nella storia dei giochi olimpici.
Ecco quanti sono gli atleti LGBT+ alle Olimpiadi di Tokyo 2020 e come è messa l’Italia
Secondo la rivista OutSports, infatti, questa edizione vedrà in gara almeno 141 atleti dichiaratamente LGBT+ (gay, lesbiche, bisessuali, transgender, queer e non binari). Un numero così alto non si era mai visto e può essere considerato un record. Basta pensare che a quelle di Londra nel 2012, gli atleti “arcobaleno” dichiarati e qualificati per l’edizione britannica erano 23 per poi aumentare, di più del doppio, a 53 per Rio 2016.
Dovrebbe esserci anche l’irlandese Jack woolley, 22enne e campione di Taekwondo, preso in giro in quanto omosessuale. I campioni LGBT+ saranno rappresentati da 25 Nazioni. Nella lista troviamo gli Stati Uniti d’America, che con quota 30 sportivi ha il maggiore numero di atleti olimpionici dichiarati. Segue il Canada con 16 presenze e poi la Gran Bretagna con 15, i Paesi Bassi (Olanda) con 13, la Nuova Zelanda e l’Australia con 9 e il Brasile con 8.
E il nostro “Bel Paese”? Quanti atleti LGBT+ ha l’Italia in queste Olimpiadi di Tokyo? Purtroppo, per la nostra nazionale parteciperanno ai giochi olimpici solo due atlete arcobaleno: Paola Egonu (pallavolo) e Rachele Bruni (nuoto). Anche se l’Italia si dimostra, ancora una volta, fanalino di coda in termini LGBT+, possiamo dire che quelle di Tokyo 2020 (+1) saranno un un vero e proprio arcobaleno sportivo!
Raph