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Trump all’attacco dei trans d’America

Mentre il candidato gay Pete Buttigieg vince la tappa delle primarie democratiche in Iowa, sorprende tutto il mondo e accende una luce di speranza per tutte le comunità LGBT+,  l’onda della omofobia e del razzismo continua ad attraversare l’America. Insomma, dopo aver minacciato di licenziamento gli appartenenti alla comunità LGBT+, il presidente Donald Trump – miracolosamente indenne dal processo di impeachment – e i suoi sodali vanno all’attacco dei giovani trans.

L’ultima tappa è il South Dakota dove è stata presentata una legge contro i  trans under 16 che potrebbe impedire la somministrazione di procedure mediche contro la disforia di genere (renderebbe un reato per i professionisti medici di eseguire la chirurgia di conferma di genere o prescrivere la terapia ormonale per i bambini transgender sotto l’età di 16). La legge è ora in discussione al Senato, dopo esser stata approvata una settimana fa dal Parlamento (a maggioranza conservatrice) che ha volutamente ignorato l’opposizione dell’American Academy of Pediatrics e l’American Medical Association.

“Questa misura criminalizzerebbe l’assistenza salvavita per i giovani trans ed è una proposta pericolosa e fuorviante che causerà gravi danni e probabili morti in tutto lo stato”, è stato il commento di Chase Strangio, vicedirettore per la giustizia transgender con il progetto LGBT & HIV dell’ACLU.

Il disegno di legge del Dakota del Sud è l’ultimo esempio di restrizioni sui diritti degli individui transgender prese in considerazione in tutto il paese.