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Papa Francesco: “Dio ci ama così come siamo”

Papa Francesco: Dio ci ama così come siamo. Queste le sue parole, rivolte a un giovane transgender come ultimo gesto di sensibilizzazione verso la comunità LGBTQIA+. Ma scopriamo di più insieme.

Papa Francesco in ascolto

Svariati commenti del Papa, diffusi dai canali vaticani, sono stati ascoltati in un podcast, nel quale ha risposto ai messaggi audio dei giovani in vista di un festival della gioventù cattolica a cui parteciperà in Portogallo la prossima settimana. Uno dei giovani era Giona, un ventenne “dilaniato dalla dicotomia tra la fede e l’identità transgender”. Francesco ha risposto lui: “Il Signore cammina sempre con noi… Anche se siamo peccatori, si fa vicino per aiutarci. Il Signore ci ama così come siamo, questo è l’amore folle di Dio”.

Il rispetto nell’essere così come siamo

La Chiesa cattolica guidata da Papa Francesco sta insegnando che i membri della comunità LGBTQIA+ dovrebbero essere trattati con rispetto, compassione e sensibilità, e che i loro diritti umani dovrebbero essere rispettati. Se la Chiesa possa e debba essere più accogliente, ad esempio offrendo benedizioni per le unioni dello stesso sesso, è un argomento ancora estraneo.

Papa Francesco è sempre stato più progressista

Ricordiamo il “chi sono io per giudicare”, rispondendo a una domanda specifica sugli omosessuali. In più, ha apertamente condannato le leggi che criminalizzano i membri della comunità LGBTQIA+ come un peccato e un’ingiustizia. Allo stesso tempo, il pontefice ha ribadito che il matrimonio può essere inteso solo come un’unione tra un uomo e una donna. Ma sostiene le leggi civili che danno diritti alle coppie dello stesso sesso come le pensioni e l’assistenza sanitaria.

Non mancano le critiche per come siamo

I conservatori hanno contestato spesso l’atteggiamento accogliente del Papa, anche se si riferisce all’insegnamento cattolico tradizionale che afferma che l’attrazione non è peccaminosa, ma gli atti tra persone dello stesso sesso lo sono. Un prossimo vertice mondiale dei vescovi, che si terrà questo Ottobre e nel 2024, dovrebbe discutere la posizione della Chiesa nei confronti delle persone LGBTQIA+, delle donne e dei cattolici che hanno divorziato e risposato al di fuori della Chiesa.

Non possiamo ancora cantar vittoria, perché la strada è lunga. Certo, la posizione progressista del Papa è incoraggiante, veramente qualcosa di eccezionale. Sperando che la sua guida possa finalmente aprire un varco nell’accettazione della sessualità e dell’identità di genere, accettiamo i piccoli traguardi raggiunti.

 

Aeden Russo
Fonte: reuters

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