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Oman: la doppia vita delle persone LGBT+

In uno Stato in cui l’apparenza è tutto, essere gay non è sempre facile

L’Oman è uno Stato asiatico che si trova nella parte sud-orientale della penisola arabica.  In questo Paese la popolazione sembra essere più tollerante nei confronti della sessualità delle persone rispetto agli altri paesi del Golfo (Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Kuwait e Qatar), anche se per legge l’omosessualità rimane illegale.

Nel settembre 2013, è stato annunciato che tutti i Paesi della Cooperativa del Golfo avevano concordato di discutere una proposta per elaborare un “test gay” inteso a individuare gli stranieri gay e impedire loro di entrare in uno qualsiasi dei paesi.

Sempre nel 2013  un’articolo sul quotidiano “The Week” ha raccontato la storia di un ragazzo omosessuale in Oman. In risposta, il governo dell’Oman è intervenuto per sospendere la pubblicazione del giornale. Inoltre, l’articolo è stato denunciato attraverso i social network online in Oman e dall’associazione dei giornalisti del paese. Il punto è che le persone LGBT+ sono tollerate e accettate fintanto che non si vede offendere la sensibilità pubblica con dimostrazioni di affetto. 

In pratica le persone LGBT+ in Oman sono condannate ai sensi degli artricoli 33 e 223 del codice penale e l’omosessualità può essere punita con una pena detentiva fino a 3 anni, ma si dice che i casi arrivano in tribunale solo se è coinvolto lo scandalo pubblico.

Lo Stato non è strettamente contrario all’omosessualità, ma non vuole dare l’immagine di un paese LGBT+ friendly agli altri paesi del Golfo.

Inoltre questo argomento è così un tabù che nessuno sa molto sulla salute sessuale, quindi è necessario fare molta attenzione. Le malattie sessualmente trasmissibili sono un problema in molti paesi del Medio Oriente.

 

Attivismo:

Come negli altri paesi del Golfo, la difesa dei diritti LGBT+ in Oman è un atto criminale, gli attivisti usano i social media con uno pseudonimo per proteggere le loro identità con eccezioni molto rare. Si diceva che fosse un segreto aperto che il defunto Sultan Qaboos era l’unico monarca regnante gay, tuttavia, le condizione per la comunità LGBT+ non sono migliorate sotto il suo potere.

Negli ultimi anni sono sempre di più gli abitanti dell’Oman che si identificano attivamente come gay. Molti uomini nel mondo Arabo finiscono per sposarsi e vivere, a volte in modo molto felice, ciò che sembrerebbe a un occidentale come una doppia vita: moglie, figli e famiglia da un lato, e un vita social e sessuale con gli uomini dall’altro.

 

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