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DDL Omotransfobia rimandato (un’altra volta) a dopo le elezioni amministrative (forse)

Il DDL Zan è stato rimandato, ancora e per l’ennesima volta, e si dovrebbe discutere (forse) dopo le elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre. Penso di aver finito le parole per descrivere quanto stia diventando ridicola la situazione. Lo slittamento è stato deciso dalla Conferenza dei Capigruppo di Palazzo Madama. Forse, sottolineo forse, se ne riparlerà a metà Ottobre.

Nel frattempo, non si ferma l’omotransfobia e nemmeno la presa in giro nei confronti delle vittime. Jacopo Coghe, vicepresidente di Provita Onlus, non si è risparmiato dal dichiarare:

 «Ma il ddl Zan non era una priorità per il Paese? Cosa è successo? Forse che lo Zan sia troppo ingombrante e rischi di inquinare le acque in vista delle delicate elezioni amministrative? L’apertura delle scuole in sicurezza, i tamponi salivari, le famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese, le aziende sul lastrico, queste sono le vere emergenze per il Paese non i capricci della lobby LGBTQ».

Capricci?! ma stiamo per caso scherzando? Una legge non è un giocattolo nuovo! Abbiamo ottenuto in Italia la legge per l’aborto nel maggio 1978, quella del divorzio nel dicembre 1970, contro il razzismo nel 1993 e la tutela dei disabili nel 1992. Non riesco, per niente, a comprendere che cosa stia aspettando il governo italiano a tutelare la comunità LGBTQ+.

Attualmente in Europa sono 11 gli Stati che prevedono tutele per le discriminazioni anche per identità di genere: Belgio, Francia, Svezia, Spagna, Portogallo, Grecia, Finlandia, Croazia, Malta, Irlanda e perfino in altri paesi che vengono considerati retrogradi e conservatori. La nostra Nazione è tra i sette che non hanno legiferato in materia. E con noi figurano solo Stati come Bulgaria e Repubblica Ceca.

Se guardiamo invece al perimetro del consiglio d’Europa (quindi fuori dall’Unione Europea), gli Stati diventano 20: c’è il Regno Unito, ma anche la Norvegia che ha avuto una prima legge addirittura nel 1981 e dal 2020 ha incluso per i reati d’odio anche le persone transgender e i bisessuali. Poi, altri come Islanda, Albania e Montenegro. Ma anche Bosnia, Macedonia, Kosovo. Da segnalare che la Scozia è stata la prima a citare espressamente le “persone transgender”.

DDL Zan rimandato: C’è bisogno di coerenza!

La stessa Costituzione Italiana indica come un diritto inviolabile la libertà personale. La dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, a cui NESSUN PAESE si è opposto, dichiara:

“Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona”

Se ci sono ancora discriminazioni, quest’ultimo articolo, non è rispettato. La comunità LGBT+ non è abbastanza tutelata. Non ci sentiamo liberi e nemmeno completamente sicuri. Sinceramente, in questi mesi, mi sento anche un pelo preso in giro.

Un appello al governo…

Car* politic*,

cerchiamo di essere coerenti con le stesse leggi che, lo stesso Parlamento Italiano, ha accettato o messo in vigore. Siamo tutt* uguali davanti alla legge? Davvero non esistono cittadini di serie a e serie b? allora dimostriamolo. Sono stufo di vedere ingiustizie nel mio paese. Gente che commette crimini d’odio senza essere redarguito dalla legge. Sogno, un giorno, di vedere quelli che ora sono bambini degli adulti migliori che non si schifano nel guardare due donne o due uomini che si baciano.

Che due mamme o due papà possano adottare. Che non ci sia più nessuno deriso, picchiato, insultato o ucciso solo perché reputato diverso da quello che la società reputa normale. Sogno e spero non sia una realtà troppo lontana. Dateci un futuro più dignitoso, grazie.

Raph

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