Pure nel piccolo Principato di Andorra è arrivato il matrimonio egualitario, diventando così il 33esimo Paese del Mondo a riconoscerlo.
La decisione sul matrimonio egualitario
Ad arrivarci non è stato un referendum, ma una legge del parlamento unicamerale di Andorra, che ha approvato all’unanimità la legge sul matrimonio egualitario. Con questa Decreto anche le coppie dello stesso potranno accedere al matrimonio con gli stessi diritti delle coppie di sesso opposto. Niente più quindi “unioni civili”, che erano in vigore già da qualche anno.
L’iter della legge
Infatti, il tutto è partito dal 2014 quando Andorra ha legalizzato le unioni civili. La legge prevedeva quindi un’istituto diverso per coppie dello stesso sesso e coppie di sesso opposto. Era stato poi proposto un disegno di legge per il matrimonio egualitario nel 2020, ma il risultato è stata una bocciatura. O meglio, diverse bocciature: è stato respinto per 10 volte in due anni! La legge approvata dal parlamento segna quindi un netto cambio di marcia sui diritti LGBT+, un passo che diversi Paesi (tra cui l’Italia) devono ancora fare.
La legge nel dettaglio: non solo matrimonio
Dopo il lungo iter di selezione, il Parlamento ha approvato una legge che prevede l’eliminazione di ogni differenza tra matrimonio e unione civile, ma non solo. Sarà possibile, inoltre, per le persone trans maggiorenni o minori emancipate di richiede la rettifica del sesso anagrafico in modo più agevole. Come? Dimostrando di essere conosciuti nel proprio ambiente (famiglia, amici ecc.) con quell’identità di genere da più di due anni. Non è quindi necessaria alcuna procedura medica.
Non si tratta ancora di una pura “autodeterminazione” (cioè basta che lo dichiaro e cambio il sesso sui documenti), ma è un passo avanti non indifferente. Si cerca di andare oltre alla medicalizzazione delle persone transgender. Si va invece a riconoscere legalmente il loro genere, quando questo è già riconosciuto a livello sociale. Anche in questo caso, il nostro Paese resta a guardare gli altri, dato che una legge di questo tipo non è nemmeno in discussione, stando al clima politico attuale del nostro Paese.
Fonte: GayBurg