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La Russia ha toccato il fondo: l’omosessualità è dichiarata come malattia mentale

Manifestanti a Londra che denunciano la legislazione anti-LGBT in Russia

Mentre in Italia  si sta distruggendo la comunità LGBT+ colpendo le famiglie arcobaleno, negando il riconoscimento della filiazione e cercando di dichiarare la maternità surrogata come reato universale, in Russia, la Duma, ha ufficialmente fatto toccare il fondo alla sua comunità LGBT+.

In questi ultimi giorni Putin ha messo un’enorme stretta attorno alla comunità LGBT+ russa dichiarando l’omosessualità come malattia mentale (cosa che non accadeva dal 1999). Inoltre si sta creando un istituto che si occuperà di ricerca sul “comportamento sociale” per studiare gli individui gay e transgender. Questo centro studierebbe anche una “cura” (che diventerebbe obbligatoria) per dare a queste persone a una “sessualità normale”, una sorta di “terapia di conversione” fatta di percorsi psicologici e fisiologici “per riportare le idee sul proprio ruolo gender alla realtà”.

Il nuovo istituto di ricerca nascerà come estensione del Centro di psichiatria e narcologia Serbsky, che dal 1960 al 1980 già si occupava di discutibili cure psicologiche, visto al suo interno venivano rinchiusi i dissidenti del regime sovietico, dichiarati anche loro malati di mente e spesso anche torturati. In un paese dove già è reato anche solo parlare di omosessualità o organizzare Pride, essere gay, sta diventando un problema.

I diritti per le persone LGBT+ in Russia sono quasi inesistenti

Omosessualità legale  dal 27 maggio 1993
Pari età di consenso dal 27 maggio 1993
Leggi anti-discriminazione  gli omosessuali possono essere tutelati dai discorsi di odio e/o da discriminazioni in base agli articoli 136 e 282 del codice penale della Federazione Russa, tuttavia in maniera indiretta; le autorità rifiutano di riconoscere la necessità di una legge contro l’omobilesbotransfobia
Matrimonio omosessuale incostituzionale
Riconoscimento delle coppie omosessuali (coppie di fatto, unioni civili) illegale, prima proposta dicembre 2018
Adozione da parte di coppie dello stesso sesso, (indipendentemente dal fatto ch’essi vivano in Russia o all’estero) solo coppie sposate eterosessuali possono adottare
Adozione di bambini russi da parte di coppie dello stesso sesso che vivono in paesi stranieri che non riconoscono il matrimonio omosessuale  illegale a partire dal 3 luglio 2013
Servizio militare I gay possono prestare il servizio militare, anche se si consiglia loro di nascondere la propria omosessualità per sicurezza personale
Diritto legale di poter cambiare sesso  dal 15 novembre 1997, ma vi è una proposta per farlo diventare illegale
Permesso agli omosessuali di donare il sangue  dal 16 aprile 2008
Diritto di esprimersi liberamente dal 30 giugno 2013 ufficialmente vige in tutta la Russia il divieto di propagandare qualsiasi argomento attinente all’omosessualità e ai diritti per le persone LGBT rivolte ai minori di 18 anni; in alcune regioni vige una legislatura specifica che vieta la propaganda LGBT+

Perché l’omosessualità NON è una malattia mentale

Lo so, questo paragrafo potrebbe non esistere ma, a quanto pare, non tutti l’hanno capito. Nel 1973 l’American Psychiatric Association (APA) rimosse l’omosessualità dalla lista delle patologie mentali incluse nel Manuale Diagnostico delle Malattie Mentali (DSM).

Questo cambiamento ha gradualmente influenzato tutta la comunità scientifica internazionale della salute mentale. Ed è così che, nel 1990, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha rimosso l’omosessualità di per sé dalla Classificazione Internazionale delle Malattie (ICD-10). Di conseguenza, i dibattiti sull’omosessualità si sono gradualmente spostati dalla medicina e dalla psichiatria alle istituzioni sociali, religiose, governative, dei media ed educative. Queste, anche se sono state private della razionalizzazione medica o scientifica per la discriminazione, continuano a creare disagi alla comunità LGBTQIA+.

La malattia mentale è un disagio non solo psicologico, ma che può invalidarti anche fisicamente. Chi soffre REALMENTE, di una patologia mentale subisce continuamente malesseri che possono trasformarsi in dolori fisici intensi, violenza e aggressività fisica su se stesso e sugli altri. Avere una malattia psichiatrica è già soggetto di stigma poiché, ancora troppa gente, reputa queste persone semplicemente stanche quando, in realtà, sono stanche di tutto. Essere omosessuali non significa subire malesseri mentali o fisici, ma percepire la propria sessualità in modo diverso.

La vera malattia mentale di questa società è l’ignoranza di chi, ancora ora, non riesce a percepirci come persone.  I veri malati mentali sono quelli che pensano che per avere diritti devi essere, per forza, etero cis, bianco e maschio. Essere felici essendo se stessi non è una malattia mentale.

La malattia mentale NON è un argomento su cui scherzare, lo sa bene chi l’ha affrontata almeno una volta nella vita. Chi è morto dentro, ma si deve rialzare ogni giorno con la paura di essere solo ad affrontare un demone più grande di lui.

 

Raph

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