Site icon GayPress.it

Milano Pride 2022: la Regione Lombardia nega il patrocinio

Milano Pride 2022: la Regione Lombardia nega il patrocinio

Ormai giunti alla settimana in cui si celebrerà il Milano Pride 2022, la regione Lombardia nega il patrocinio alla manifestazione. Anche quest’anno l’Arcigay lo ha richiesto, in aggiunta a quello di città metropolitana e comune. Il Consiglio regionale, lo scorso 14 Giugno, ha approvato con un voto segreto la mozione per garantire una presenza istituzionale. Il Pirellone ha poi fatto dietrofront, negando anche quest’anno il proprio supporto.

Il presidente di Arcigay Milano Fabio Pellegatta commenta “Quanto fatto dalla Regione si inserisce nel solco di quello che abbiamo visto negli ultimi anni, nonostante quello che succede in Italia in termini di discriminazioni”. La delibera dello scorso giugno avrebbe garantito anche l’illuminazione della facciata di Palazzo Pirelli con i colori della bandiera arcobaleno. Pellegatta definisce la decisione della giunta “una triste conferma”. “Evidentemente la linea politica della Regione rimane inalterata e si conferma insensibile nei confronti di una manifestazione di libertà. Il loro modo di concepire la tutela della libertà è diverso dal nostro”, commenta il presidente di Arcigay Milano.

NON MANCARE ALLE PREMIAZIONI DELL’INIZIATIVA “ITALIA IN CAMPO CONTRO L’OMOFOBIA AWARDS 2022”
CHE SI TERRANNO VENERDÍ 1 GIUGNO

Non solo Milano Pride 2022: la Regione Lombardia nega il patrocinio e non è la sola

Non è un caso isolato la situazione del Milano Pride 2022: la Regione Lombardia nega il patrocinio, ma non è la sola. È del 10 Giugno, infatti, la notizia che riportava l’assenza del patrocinio della regione per il Marche Pride 2022. Il segretario generale della Regione Mario Becchetti ha esplicitato il diniego del supporto, a motivo dell’eccessivo carattere di politicità dell’evento. Lo stesso Governatore della regione aveva infatti motivato la decisione come un fatto tecnico.

Eventi come questo confermano la necessità del pride e invitano a riflettere profondamente. Non sorprende che in un quadro simile il consigliere regionale Galizzi (Lega) abbia definito un “errore madornale” il voto dello scorso 12 giugno. I vertici regionali sembrano non accorgersi (ancora una volta) dell’unico vero errore madornale: l’assenza di supporto a umani che manifestano per i propri diritti.

 

Fonte: Corriere della Sera

Exit mobile version