Va in scena la mostra della controversa moralità in Russia: la ulteriore stretta ai diritti LGBT+ arriva dalla Duma, il Parlamento di Mosca. È infatti arrivato l’annuncio di un pesante inasprimento della legge contro la cosiddetta “propaganda LGBT+”. Questo, altro non è che il modo violento e oppressivo dello Stato di Putin di dichiarare un assurdo divieto ai rapporti definiti “non tradizionali”.
Come sempre, tutto si basa sull’idea di un tradizionalismo becero e senza appigli, che continua a muovere l’operato di intere nazioni. Ciò che questo inasprimento comporterà è la fine dei dibattiti a tema LGBT+ a mezzo stampa, su internet e nella pubblicità. Conseguenza naturale di questo regime di oppressione, sarà l’aumento degli atti di omofobia e di violenza in generale. Tempi duri per gli attivisti in Russia, dal momento che di fatto l’omosessualità è sulla strada per diventare un reato. Il concetto principale sostenuto dalla Duma è che la moralità deve essere difesa. È morale violentare, uccidere, reprimere le persone sulla base del proprio orientamento sessuale? È morale de-umanizzare, ridicolizzare e ridurre al silenzio con spargimenti di sangue? Unica cosa chiara, è che il concetto di moralità si presta a molte interpretazioni.
Violenza e oppressione alla base della controversa moralità in Russia: stretta ai diritti LGBT+
Per l’ennesima volta nella storia si mette al di sopra dei diritti dell’umanità la necessità di legittimare un conflitto armato. Per l’ennesima volta i diritti LGBT+ vengono contrapposti a un “giusto”, a una “morale”, come se fossero sbagliati e immorali. Ciò che non viene mai menzionato è la ragione per cui dovrebbero esserlo, laddove ce ne fosse una.
Khinstein ha inoltre dichiarato che “non è un atto di censura. Non vietiamo alla comunità LGBT+ di esistere. Diciamo solo che la propaganda, cioè la promozione positiva dei rapporti omosessuali, e quasi l’affermazione che questi atteggiamenti siano migliori dei tradizionali rapporti, ecco questo dovrebbe essere bandito.”
Di tradizionale, però, qui vediamo solo le ignobili scuse che a sostegno della violazione dei diritti umani. Non c’è stato nessuno che abbia provato ad affermare i rapporti omosessuali come migliori di altri. Eppure, questa assurda idea continua a rimbalzare da un lato all’altro del globo, per giustificare violenze ingiustificabili.
Fonte: euronews.com