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10 Frasi Omofobe e perché non dirle

L'omofobia esiste e già bisogna della legge contro l'omotransfobia. Basta dire il contrario

“Non sono gay ma vorrei esserlo per il solo desiderio di far incazzare gli omofobici.”
KURT COBAIN

Sicuramente a tutti è capitato di sentire frasi o parole che apparentemente non sembrano offensive ma, in realtà, se sentite possono essere un’offesa molto pesante.

Le 10 parole/frasi “senza perdono”

Un po’ come in Harry Potter, ecco quali sono le 10 frasi omofobe, quindi senza perdono, che non bisogna dire

1. Fro*io, finocc*io, ricc*ione, checca, invertito: insieme a molte varianti sono parole altamente offensive rivolte in particolare a uomini gay. Sono parole che sembrano semplici, ma sono pesanti. L’origine di “finocc*io” (ad esempio) ha due ipotesi. La prima riguarda i semi di finocchio che si utilizzavano per bruciare gli omosessuali e mitigare la puzza di carne bruciata durante la Santa Inquisizione nello Stato Pontificio. La seconda (quella forse più documentata) si riferisce al finocchio selvatico che veniva usato come ripiego per aromatizzare i cibi quando non si avevano i soldi per comprare le spezie provenienti dall’oriente. Quelle più ricercate e pregiate potevano essere anche molto costose. pertanto, la parola “finocc*io”, se riferita a una persona, significa qualcuno che vale davvero ben poco. Un uomo che non è uomo.

2. Hai improvvisamente cambiato sponda? L’atteggiamento in determinate età può sembrare che tenda verso un tipo di attrazione, ma al prim* fidanzatin* omo non significa che io abbia cambiato idea sulla mia sessualità.

3. Omosessualista: “È la discriminazione che si traveste da opinione”. (Claudio Rossi Marcelli, Internazionale.it, 29 aprile 2014, Opinioni). Questa parola, invece, detta così, può significare che una persona voglia incitare l’omosessualità e allo scopo di “convertire” la popolazione. Ricordiamo che si nasce così e nessuno vuole che qualcuno “converta” qualcun altro.

4. TravestitO: solitamente riferito a donne trans è un termine altamente discriminatorio. Le donne trans sono donne, perciò dire che sono donne travestiste da uomini è un battuta di cattivo gusto.

5. Chi è attivo e chi è passivo? Una domanda molto sconveniente e non solo. Si tende a vedere, nella società in generale, la donna “sotto” l’uomo, ma non è così. Inoltre, concetti come “attivo” e “passivo” sono superati e in coppie omosessuali si potrebbe creare confusione.

6. Chi fa l’uomo e chi fa la donna? In una coppia non esistono questi “ruoli”. Anche in quelle etero questi ruoli possono invertirsi. È molto offensivo, soprattutto in caso di coppie dove anche uno solo è una persona T oppure sono una coppia omo con la stessa identità di genere. Non esistono solo persone binarie. Il non binarismo riguarda anche persone non omosessuali.

7. Qual era il tuo nome? Una domanda fatta solitamente a molte persone T, che può apparire come quesito innocente. Le persone trans hanno un percorso ben definito e crearsi la vita che desiderano con il corpo e il nome che più li rispecchia. Nominare il deadname  significa non portare rispetto alla persone e rinnegarla.

8. Non sei né carne né pesce: Una persona non binaria ha una sua identità di genere e non sentirsi prettamente solo uomo o solo donna non significa non avere una propria identità.

9. Non sarai mai un uomo/donna: Le donne e uomini trans subiscono operazioni e assumono ormoni a loro rischio pur di accettarsi e essere se stess*. Rispettarli è un dovere: punto.

10. Ma non eri trans perché ti trucchi? Può capitare che anche un ftm usi il trucco per un qualsiasi motivo.

I 3 motivi per cui truccarsi NON è solo per donne

  1. Aumenta l’autostima
  2. Alcuni make up proteggono la pelle da agenti esterni e la idratano
  3. Si coprono imperfezioni indesiderate e si possono risaltare alcune zone.Proprio come è dimostrato in questo video che, appunto, spiega alcuni punti sopracitati.

Insomma, truccarsi non fa una donna e giocare ai videogame non fa un uomo. Eliminiamo questi pregiudizi!

 

Raph

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