Il Governo Meloni ha bloccato le registrazioni dei figli delle coppie gay all’anagrafe. Il governo di “centro-destra” si toglie la maschera (qualora ce ne fosse stato bisogno) e si dimostra per quello che è realmente: un governo di estrema destra sempre più vicino al fascismo. Si sono lavati la bocca per mesi, forse anni, dicendo che non bisogna toccare i minori, che bisogna difenderli e tutelarli. E poi che fanno? Negano proprio a dei minori di avere entrambi i genitori riconosciuti come tali.
Ennesimo attacco immotivato alla comunità LGBT+ e alle famiglie arcobaleno. A onor del vero non siamo stupiti da questa presa di posizione contro i diritti dei minori e dei genitori LGBT+. Anzi, ci saremmo sorpresi del contrario. Questo dimostra, quindi, che per l’attuale Governo esistono minori di serie a e di serie b, oltre che persone e famiglie di serie a di serie b. Se la comunità arcobaleno è da considerarsi “inferiore” (ci vengono i brividi a scrivere questa parola mussoliniana) e fa così tanto ribrezzo, perché quando si tratta di pagare le tasse si è considerati tutti uguali? Se avete così tanta repulsione nei nostri confronti, e anche verso i minori con due genitori dello stesso sesso a quanto pare, allora dovrebbero farvi schifo anche i nostri soldi…no?
Governo Meloni blocca le registrazioni dei figli delle coppie gay, Marrazzo del Partito Gay LGBT+ chiede a Sala e a tutti i sindaci in questa posizione la disobbedienza civile
Nel paragrafo sopra abbiamo volutamente lanciato questa provocazione: o siamo cittadini si serie a sempre o non lo siamo mai. Adesso, invece, vogliamo proporvi le parole di Fabrizio Marrazzo, Portavoce del Partito Gay LGBT+ Solidale Ambientalista e Liberale. Marrazzo, nel dettaglio, ha chiesto al Sindaco di Milano Beppe Sala e a tutti i primi cittadini che si trovano in questa oppressione che ci riporta al ventennio fascista di attuare la disobbedienza civile.
“In risposta alla circolare del Ministero degli Interni, che vieta le trascrizioni degli atti di nascita, chiediamo al sindaco Sala ed agli altri sindaci di fare disobbedienza civile e trascrivere i certificati di nascita, come in USA negli anni ’50. All’epoca, infatti, i sindaci si opponevano ai divieti dei matrimoni interrazziali. Quando una norma è ingiusta e discriminatoria chi fa politica deve avere il coraggio di disobbedire”.
Fonti: Partito Gay LGBT SAL; La Repubblica