Che le persone LGBT+ fossero l’ossessione di Pro Vita & Famiglia Onlus lo sapevamo già tempo. Questa volta hanno deciso di chiedere l’abolizione della “Carriera Alias“, la quale è presente in alcune scuole d’Italia. Pare abbiano diffidato circa 150 istituti perché, a loro dire, influenzerebbero alla “teoria gender” (che ricordiamo non esiste) gli studenti. Pensate: hanno addirittura chiesto l’intervento del Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara per mettere fine, riporto le parole del Portavoce Jacopo Coghe, “una volta per tutte al proliferare incontrollato di questo ideologico abuso giuridico“. Ma de che? Ideologico di che cosa? Ma questi di Pro Vita, una vita (scusate il gioco di parole), non ce l’hanno che pensano sempre alla nostra comunità? Ora, andiamo con ordine e cerchiamo di capire cosa è successo.
Cos’é la Carriera Alias?
La Carriera Alias non è nulla di così scandaloso. È, semplicemente, un patto di riservatezza tra istituto, studente e famiglia (se l’alunno è minorenne) che permette di inserire nel registro elettronico il nome scelto dalla persona transgender al posto di quello anagrafico. Ora, chiediamocelo chiaramente: cosa cambia a Pro Vita se ci sono student* che hanno deciso di avanzare questa richiesta? La domanda è retorica. A loro, infatti, non cambia nulla e nemmeno ai loro ipotetici figli che hanno compagn* di classe che hanno intrapreso questo ‘percorso’. Semplicemente, questo ‘profilo alternativo’ permetterebbe a tutt* l’affermazione del proprio sé, sia con il corpo docenti che con gli studenti. Alla luce dell’ultima vicenda successa al Liceo Cavour di Roma, fossimo nell’Associazione in questione proveremo un pochino di vergogna. L’umiliazione pubblica, a prescindere da tutto, non dovrebbe mai avvenire ed essere tollerata. Invece, sembra che quelli di Pro Vita quasi godano nel vedere le persone LGBT+ umiliate e discriminate.
Pro Vita contro Carriera Alias nelle scuole: Alessandra Maiorino del Movimento 5 Stelle non ci sta e promette battaglia
Alessandra Maiorino, Senatrice del Movimento 5 Stelle, non ci sta e promette battaglia per fermare questo ennesimo tentativo di discriminazione verso le persone LGBT+. Sul proprio account Facebook, infatti, ha scritto:
“L’attacco a tutte le persone “non conformi” è iniziato. Pro Vita e Famiglia altro non è se non il braccio operativo di questo governo ultraconservatore. Questo è quanto hanno annunciato oggi, chiedendo anche l’intervento del ministro dell’Istruzione Valditara: «Abbiamo lanciato la più vasta campagna legale contro l’ideologia gender in Italia, notificando circa 150 diffide ad altrettante scuole che hanno approvato la cosiddetta Carriera Alias per alunni transgender su pressione del movimento LGBT+, intimandone l’immediato annullamento». La scuola è il luogo dell’inclusione per eccellenza. Costoro non si vergognano invece di fomentare odio e discriminazione. Come MoVimento 5 Stelle ci opporremo con tutte le nostre forze a questa deriva repressiva e inumana!”
Fonte: LaRepubblica